Abusava del fratellino su richiesta di una strana amica virtuale

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Un adolescente violentava il fratellino perché a chiederlo era un’amica virtuale che in realtà era un pedofilo. Una storia di plagio e di abuso che si è consumata a Verona. Il fatto è venuto alla luce grazie ad un’indagine della polizia postale che ha fermato il pedofilo scoprendo una fitta rete di violenza e promiscuità.

Estradato l’adolescente

L’adolescente di origine straniera frattempo si era trasferito in Inghilterra con i familiari. Ora il ragazzo è stato estradato in Italia per rispondere delle pesantissime accuse. Le indagini proseguono per accertare se vi siano responsabilità concorsuali da parte degli altri membri della famiglia e per rintracciare eventuali altri destinatari dei file pedopornografici autoprodotti dal ragazzino.

Tutto è iniziato con la richiesta di invio di foto e filmati che poi si erano spinte sempre più in là: fino all’orribile ordine di coinvolgere il fratellino di dieci anni più piccolo. Un incubo durato circa quattro mesi. I materiali sono stati recuperati nel pc di Franco Loris Cozza, il pedofilo arrestato nell’estate del 2016 in provincia di Como.

Dalle analisi sul pc e sul cellulare, infatti, era emerso che il 40enne, nascondendosi dietro un profilo Fb, creato utilizzando un nome femminile di fantasia e la foto di una ragazza 17enne, aveva intrapreso amicizie virtuali con minori, prevalentemente di sesso maschile. Una volta ottenuta in chat la fiducia degli adolescenti con i quali veniva via via in contatto, ne acquisiva i numeri di cellulare per conversare direttamente con le giovani vittime e creare in questo modo una «intima complicità».

L’uomo era stato individuato grazie alla segnalazione di un genitore veronese che si era rivolto alla polizia segnalando comportamenti sospetti da parte del figlio. Il ragazzino, convinto di aver conosciuto un’«amica» su Facebook, aveva iniziato a inviarle foto hot. Ma in realtà, dietro a quell’identità virtuale, si nascondeva il pedofilo comasco.

L’adolescente dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale su minore, atti sessuali con minore e divulgazione di materiale pedopornografico, aggravati dall’abuso di relazioni domestiche.

 

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