Google omaggia Sergei Eisenstein a 120 anni dalla nascita

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Google omaggia Sergei Eisenstein dedicagli il doodle di oggi a 120 anni dalla nascita del regista. Nato a Riga, in Lettonia, il 22 gennaio 1898, ha firmato ‘La corazzata Potemkin’ e ‘Ottobre’, due titoli-capolavoro del cinema d’avanguardia sovietico.

Google omaggia Sergei Eisenstein: in Italia famoso grazie a Fantozzi

In Italia, ‘La corazzata Potemkin’ è film famosissimo e popolare soprattutto grazie a Paolo Villaggio e a quella frase rimasta storica del ragionier Fantozzi che, in uno sbotto liberatorio durante il cineforum aziendale, si alza e giudica il film una ”boiata pazzesca”.

Villaggio giudicava il film “di una noia mortale” e ricorda che quando era giovane “era quasi obbligatorio vederlo. Soprattutto per noi di sinistra”. Insomma, era “un tabù assolutamente intoccabile” insieme alla Resistenza.

Villaggio, causticamente, sosteneva che ”la supremazia del cinema sovietico, come la Resistenza, è un tabù intoccabile della sinistra. La Corazzata Potemkin e’ un film di una noia mortale – ribadiva Villaggio -, Mi ricordo che quando ero giovane, era quasi obbligatorio vederlo.

Eisenstein ritenuto tra i registi più influenti della storia del cinema

Eisenstein, morto a Mosca nel 1948, è ritenuto tra i registi più influenti della storia del cinema per via dei suoi lavori rivoluzionari .  E’ stato un pioniere e un teorico del montaggio cinematografico, e sperimentò nuove modalità di produzione del senso attraverso tale pratica. Secondo il regista, tale pratica poteva essere utilizzata efficacemente per manipolare le emozioni e le convinzioni ideologiche degli spettatori.

Lungo tutta la sua carriera non smise mai di lavorare e ridefinire costantemente l’idea di montaggio e le sue possibilità espressive, passando dal Montaggio delle attrazioni al Montaggio intellettuale (detto anche Cinedialettica) a quello definito Verticale.

Nei suoi primi film, Eisenstein non usò attori professionisti. Le sue storie non trattavano di personaggi individuali ma si rivolgevano alle grandi questioni sociali, soprattutto ai conflitti di classe.

La natura sperimentale e critica del lavoro di Eisenstein, si fondava sulla ricerca di un linguaggio cinematografico sempre più complesso e antinaturalistico, ovvero l’opposto di ciò che si andava imponendo nella linea culturale dell’Unione Sovietica stalinista.

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