Milo Moire, nuova provocazione dell’artista: nuda in giro per la città

Completamente nuda sui mezzi pubblici. E’ questa l’ultima creazione di Milo Moire, un artista svizzera, che si è spogliata in mezzo alla gente all’ora di punta nella città di Dusseldorf salendo sull’autobus, in metropolitana e sul treno coperta solo di scritte. L’opera d’arte si chiama “The script system” ed ha come obiettivo di “sconvolgere ciò che è ordinario”.

Con una formazione in psicologica e un fisico notevole, Milo Moiré, l’artista che depone le uova colorate dalla vagina, reitera la performance del nudo “nominale”,passando dal metro all’autobus. Per indicare che i vestiti sono una pura convenzione, l’artista svizzera che abita e opera in Germania, non li indossa ma ne scrive il sostantivo sulla pelle.

Di origine slovacca e spagnola, Moiré è nata nel 1983 in Svizzera, dove si è diplomata in disegno e pittura nel 2002 è laureata in psicologia nel 2011 all’Università di Berna. Ha iniziato come valletta televisiva e modella e poi come pittrice d’ispirazione espressionista e surrealista, sulle orme di artisti – perlopiù di area nordeuropea – come Francis Bacon, Hans Ruedi Giger, Frida Kahlo, Käthe Kollwitz, Maria Lassnig ed Edvard Munch; finché, nel 2007, durante una vacanza a Tenerife, l’ascolto di un’intervista radiofonica alla celebre performer Marina Abramovic non l’ha indotta a esibirsi a sua volta, già pochi mesi dopo, come artista performativa, attività che ha intrapreso a tempo pieno nel 2011.

Attualmente vive e lavora a Düsseldorf, in Germania, insieme al suo compagno ed agente, il fotografo P. H. Hergarten (alias Peter Palm), di cui è anche musa ispiratrice, collaboratrice e modella. Oltre che dall’esempio della Abramovic, la Moiré sostiene di aver tratto ispirazione soprattutto dalle idee e realizzazioni del movimento Fluxus e in particolare di Joseph Beuys, che era attivo proprio a Düsseldorf[4], mentre, per quanto riguarda i contenuti pornografici delle sue performance, le sue fonti d’ispirazione dichiarate sono anglosassoni: le “ragazze perdute” (Lost Girls) dei fumetti di Alan Moore e i lavori di Paul McCarthy, Valie Export e Carolee Schneemann.

Nel 2015 a Parigi è stata trattenuta per alcune ore dalla polizia per essersi offerta di farsi fotografare nuda con chiunque volesse fare un “selfie” con lei in Place du Trocadéro.

Nel giugno 2016 a Londra è stata sottoposta a fermo di polizia per 24 ore, processata e multata per “atti osceni in luogo pubblico” perché, per eseguire la sua performance “Mirror Box”, si lasciava tastare il seno e masturbare dai passanti in Trafalgar Square.