I quadri più discussi della storia “La grande Odalisca” (Ingres 1814)

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“La grande Odalisca”, commissionata da Carolina Murat (sorella di Napoleone) a J. A. Ingres, fu una delle opere più criticate di tutti i tempi.

Raffigura un’Odalisca che, fatta eccezione del turbante, si presenta totalmente nuda. Sdraiata di schiena, è ritratta nell’attimo in cui si gira per guardare lo spettatore col suo sguardo malizioso e consapevole che, unito alla pigrizia e lascività che traspare dal suo atteggiamento, è stato motivo di feroci critiche da parte dei contemporanei.

Addirittura Baudelaire scrisse che l’unico talento che si evince in questa tela è il grande amore di Ingres nei confronti delle donne, sminuendo così l’intento dell’artista.

La caratteristica

La caratteristica che sicuramente ha reso così famosa l’Odalisca è l’anatomia “fantasiosa” che l’artista le ha donato. Questa donna “vanta”, infatti, una sinuosità innaturale grazie alla presenza di 3 vertebre in più ed alla larghezza delle anche che la fanno apparire quasi come una mezzaluna bianca che, seguendo l’andamento della tenda, irrompe sullo sfondo nero.

Questa opera è molto interessante anche a livello stilistico perché segna un crocevia tra il Neoclassicismo, con l’idealizzazione della figura, il Manierismo, nell’eleganza artificiosa, e l’inizio del Romanticismo, con l’anticipare l’interesse verso le tematiche ed il gusto esotico.

È chiaro, tuttavia, che la conoscenza ottocentesca della cultura Islamica ed orientale si basava esclusivamente su credenze e idee. Raffigurare un’Odalisca totalmente nuda, infatti, non avrebbe avuto molto senso. Era questa la concezione un po’ distorta e lasciva di un mondo lontano che la fantasia comune immaginava. Una visione che ha subìto una decisiva svolta nel corso dei secoli, portando l’Occidente ad avere una concezione delle donne islamiche completamente opposta.

Dopo la prima esposizione al pubblico, ci vollero ben 10 anni perché l’opera venisse quasi metabolizzata e, quindi, rivalutata dalla critica, facendone uno dei capolavori indiscussi dell’ottocento.

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