Tentato stupro a turista svedese, portiere dell’hotel incastrato da telecamere

Brutta avventura per una turista svedese nella notte di Capodanno, al suo rientro in hotel ha trovato un uomo che ha tentato di violentarla. Dalle telecamere di sorveglianza si vede un individuo che esce di corsa dalla stanza seminudo, seguito dopo pochi secondi da una donna in evidente stato di choc e intenta a parlare al telefono. E’ questa scena a inchiodare un 59enne portiere d’albergo, fermato all’alba del 1 gennaio con l’accusa di violenza sessuale. L’uomo, denunciato a piede libero, viene ritenuto il colpevole di una violenza sessuale ai danni una 30enne avvocatessa svedese, in Italia per turismo.

La donna è riuscita ad avvisare due suoi connazionali, in vacanza con lei a Roma, che alloggiavano in un altro albergo, il fatto è accaduto poco dopo le 4 di notte nella stanza di un lussuoso hotel di via del Corso. I due amici della donna, una coppia di svedesi, seppur sotto effetto dell’alcol dei festeggiamenti per il Capodanno hanno fermato una pattuglia della polizia locale del gruppo GSSU denunciando quanto accaduto.

Immediate sono scattate le verifiche e gli agenti sono intervenuti ma è stato difficile rintracciare nei loro racconti informazioni precise. “Ricordo un portiere dai tratti asiatici”, raccontava in maniera sconclusionata la 30enne, senza però riuscire a dare una collocazione temporale ai fatti. A sbloccare la situazione l’intuizione degli agenti che hanno chiesto la possibilità di consultare le immagini a circuito chiuso dell’albergo che hanno chiarito la vicenda.

Dalle immagini si evince che poco prima delle 4 i tre svedesi si avvicinano, evidentemente ubriachi, alla reception. I due turisti, un uomo e una donna, vogliono accompagnare in camera la loro amica. Il portiere nega il permesso. I due salutano così la loro connazionale e si allontanano. Le immagini mostrano poi il portiere salire insieme alla donna. A quel punto è un’altra telecamera, quella al piano, ad immortalare la prova decisiva. L’uomo esce dalla stanza, con i pantaloni abbassati e a stretto giro lo segue la donna, disperata e al telefono. La prova è inconfutabile e gli agenti della polizia locale dello SPE, nel frattempo intervenuti, e quelli del GSSU decidono di procedere al fermo.

L’uomo è stato accompagnato negli uffici di via Macedonia. A suo carico una denuncia per violenza sessuale per la quale rischia fino a tre anni di carcere.

Sull’episodio si registra anche l’intervento della sindaca Virginia Raggi: “È un episodio che ci indigna. Questi fenomeni sono assolutamente intollerabili. Devo ringraziare la polizia locale che è subito intervenuta.Una notizia che tinge un pò di nero questo nuovo inizio dell’anno”.