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Amazon risponde a Trump, il presidente ammette presenza di hacker

Amazon risponde a Trump. L’azienda americana della Silicon Valley, da sempre vicina a Obama, annuncia che creerà oltre cento mila posti di lavoro entro il 2018. Una risposta concreta alle parole del neo-presidente eletto durante la prima conferenza stampa dell’anno: “Sarò il più grande produttore di posti di lavoro che Dio abbia mai messo sulla terra”.

Amazon ha fatto notare che negli ultimi cinque anni ha creato più di 150.000 posti in America, arrivando a 180.000 impiegati a fine 2016. Il colosso americano, tramite un comunicato, informa: “Molti di questi posti saranno nei centri di smistamento e magazzini annunciati negli ultimi mesi e attualmente in fase di costruzione in Texas, California, Florida, New Jersey e altri stati nel paese”. Il fondatore della compagnia, Jeff Bezos, dichiara: “L’innovazione è uno dei principi guida di Amazon e ha creato centinaia di migliaia di posti di lavoro in America. Questi sono posti non solo al nostro quartier generale di Seattle o nella Silicon Valley, ma nella rete di servizi al consumatore, nei magazzini e in altre strutture nelle comunità locali in tutta la nazione. Amazon è impegnata anche a continuare a inventare in aree come la tecnologia cloud, l’apprendimento automatico e la logistica avanzata”.

Durante la sua conferenza, Trump ha anche ammesso che l’hackeraggio subito durante le presidenziali ha inquinato le elezioni e che gli hacker agivano per conto di Mosca. Il magnate statunitense è però certo che da adesso la Russia “rispetterà di più l’America”. E sui dati sensibili rubatigli dice: “Sono informazioni non vere, diffuse da oppositori della mia linea politica. Alcune delle informazioni pubblicate, in realtà, erano materiale confidenziale. Per questo è una disgrazia, vergognoso che quelle informazioni siano state divulgate. Sono stati i nostri oppositori. Per altre storie di hackeraggio non c’è stato questo clamore. Il presidente Putin ha definito false quelle notizie. Rispetto il fatto che lo abbia detto. Lo considero una figura importante, le relazioni con la Russia saranno importanti. Come anche quelle con altri paesi come Cina, Giappone e Messico”.

E a proposito del Messico, conferma le dichiarazioni pre-elezione: “Il muro si farà. E lo pagherà il Messico. Ma non voglio aspettare mesi, anni. E i messicani ci rimborseranno il costo del muro, troveremo la forma. Ma noi lo costruiremo. E la gente deve sapere che lo pagherà il Messico. Io voglio arrivare lì: costruire il muro, senza dover aspettare un anno e mezzo”.

Nel mondo dello spettacolo, dopo la pubblica opposizione di star di Hollywood come Meryl Streep e Robert De Niro, Nicole Kidman si schiera a sostegno di Donald Trump: “Bisogna sostenere il presidente eletto, chiunque sia. Quel che è successo è successo, il paese si deve unire dietro al presidente e andare avanti”.

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