La Camera dei deputati ha approvato la nuova legge elettorale nel suo complesso. Il “Rosatellum bis” è passato con 375 sì e 215 no, superando così ampiamente lo scoglio dello scrutinio segreto. La maggioranza richiesta era di 296 voti.
Hanno votato a favore, salvo la ‘defezione’ di una sessantina di franchi tiratori, Pd, Ap, Forza Italia, Lega, Civici e Innovatori, Psi, Minoranze linguistiche, Udc, Direzione italia, Ala-Scelta civica, Des-centro democratico.Hanno votato contro M5S, Mdp, Sinistra italiana, FdI e Alternativa libera.
La legge ora passa all’esame del Senato, dove la maggioranza sarebbe intenzionata a chiedere nuovamente al governo di porre la fiducia. Il governo avrà poi 30 giorni di tempo per ridisegnare i collegi, come prevede la delega contenuta nel testo. In mattinata, era stata votata la fiducia all’articolo con 309 sì, 87 no e 6 astenuti; l’articolo 4 con 381 voti a favore, 152 contrari e un astenuto e l’articolo 5 con 372 sì e 149 voti contrari.
Il voto è stato accompagnato dalle proteste del M5S. La protesta anche davanti a Montecitorio, con la staffetta oratoria degli eletti pentastellati. «Buffoni», «maledetti», «vergogna». La folla dei simpatizzanti 5 Stelle radunata fuori da Montecitorio reagisce così, con urla e fischi, al voto favorevole della Camera al Rosatellum. Non si è però presentato Beppe Grillo, lungamente atteso.
Matteo Renzi ha espresso invece «grande soddisfazione» per il via libera alla legge elettorale.
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