Chi sono i Carota Boys, l’hilarious gruppo di fans di Jannik Sinner/ L’origine dell’iconico travestimento che li ha resi famosi a livello mondiale

Il mondo dello sport sarebbe senz’altro meno vibrante, meno appassionante se non fosse accompagnato dalla presenza costante dei tifosi. Ogni giorno nei campi e negli stadi, si possono vedere coreografie e cori che incoraggiano i propri beniamini a raggiungere i propri obiettivi. Nessuna disciplina sportiva può vivere senza questa linfa vitale, e non sono rari i casi in cui i tifosi scelgono modi piuttosto singolari per offrire il proprio supporto. Un esempio di questo è rappresentato dai Carota Boys, un gruppo di sei ragazzi che si sono uniti in una sorta di simbiosi con le imprese di Jannik Sinner.

Chi sono i Carota Boys? Questa è una domanda che molti si saranno posti negli ultimi mesi, a seguito dell’ascesa di Jannik Sinner nel mondo del tennis. Questo giovane talento ha catturato l’attenzione degli appassionati con una serie di successi e una rapida scalata nella classifica ATP. Oltre ai suoi meriti sportivi, sono stati anche i sei ragazzi simpatici sempre al suo seguito a catturare l’attenzione.

Enrico Ponsi, Francesco Gaboardi, Alessandro Dedominici, Alberto Modino, Lorenzo Ferrato e Gianluca Bertorello: questi sono i nomi dei sei ragazzi che formano i Carota Boys, grandi fan di Jannik Sinner che lo sostengono ad ogni sua vittoria, sia recente che passata. Ma da dove nasce l’idea di vestirsi da carote e apparire ad ogni evento sportivo del giovane tennista? Secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport, tutto ebbe inizio con un aneddoto risalente al 2019.

Durante un match dell’ATP a Vienna, Jannik Sinner decise di mangiare una carota anziché la solita banana durante una pausa. Questo gesto ispirò i sei ragazzi che, da quel momento in poi, decisero di indossare il costume da carota ad ogni partita del tennista. Nasce così il gruppo dei Carota Boys – fan di Jannik Sinner – diventato famoso in tutto il mondo per il loro modo unico e divertente di sostenere il loro idolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA.