Per arginare la piaga dell’inquinamento atmosferico Il governo cinese sta valutando l’ipotesi di vietare le auto a benzina e diesel. Dietro la decisione ci sarebbero ragioni ambientali: la Cina è infatti il Paese che inquina di più al mondo, insieme agli Stati Uniti. Ora però, anche da Pechino, si pensa a politiche ecosostenibili, a partire proprio dall’industria automobilistica, che produce 28 milioni di veicoli all’anno.
Lo hanno già fatto la Francia, e l’Inghilterra. Non la Germania, che ha interessi ancora troppo forti nello sviluppo e nella vendita di motori endotermici. Si è, timidamente, accodata pure l’Italia dove all’inizio del mese scorso nelle commissioni Ambiente e Lavori pubblici del Senato è stata approvata una risoluzione che vincola il governo a valutare il divieto di vendita per auto e motoveicoli diesel e benzina a partire dal 2040.
Ad annunciare l’iniziativa è stato il vice ministro dell’industria, Xin Guobin, che ha spiegato come il governo abbia già iniziato a fare delle ricerche su questa possibilità, e di come il divieto sarà messo in atto «nel prossimo futuro».
«Le misure che abbiamo intenzione di adottare promuoveranno profondi cambiamenti per l’ambiente e daranno nuova linfa all’industria cinese – ha detto ancora Guobin». La decisione interesserà anche i produttori stranieri: Volvo ha già annunciato l’introduzione di un’auto totalmente elettrica in Cina nel 2019; Ford ha già iniziato a commercializzare nel mercato asiatico un veicolo ibrido. Secondo le stime dell’International Organization of Motor Vehicle Manufacturers, entro il 2025 il 70% delle macchine disponibili in Cina avranno un’opzione elettrica.
O forse non dovrebbe esserlo, visto che i cieli cinesi sono da sempre tra i più inquinati al mondo a causa di una deregulation selvaggia sulle emissioni, soprattutto quelle industriali. Ma qualcosa è cambiato nella testa del colosso asiatico riguardo all’ambiente. A sottolinearlo è stato il viceministro dell’industria Xin Guobin, che a margine di un incontro sull’automotive ha dichiarato che la nuova strategia di Pechino sulla mobilità comprende anche la possibilità concreta di vietare la produzione e la vendita di auto a benzina e diesel.
Ma la Cina, se possibile, sta andando anche oltre. Come dimostra uno studio della Alix Partners, il paese della Grande Muraglia già produce praticamente la metà dei modelli elettrici venduti nel mondo (49 su 103) e lo scorso anno ne ha immatricolati 330 milasul mercato domestico. Certo, non nomi altisonanti e costosi come quelli a cui siamo abituati (Tesla, Renault-Nissan, General Motors etc.), ma marchi locali (BYD, Baic, etc.) molto meno pretenziosi a livello di listini. E soprattutto autosufficienti: si fanno tutto in casa, dalle batterie alla componentistica, senza più bisogno di rivolgersi a noi “evoluti” europei e americani.
Leontine Snell è una figura iconica nel mondo della danza, nota per essere stata la…
Niccolò e Giacomo sono i figli di Simona Ventura, conosciuta come Super Simo. I due…
Venere Scaranna è una delle prime donne vigile urbano in Italia e sarà ospite dell'ultima…
Il gruppo musicale italiano Daniel Sentacruz Ensemble saranno gli ospiti dell'ultima puntata di "I migliori…
Massimo Ranieri è un artista poliedrico che spazia tra la musica, la presentazione, la recitazione…
Martina Giovannini si trova in una situazione difficile ad Amici 2024, rischiando l'eliminazione dopo una…