Cronaca

Contrabbando di carburante, scoperta maxi truffa in Sicilia

Scoperta una gigantesca frode nella zona delle Sicilia orientale, si tratta di contrabbando di carburante, un’operazione che permetteva agli indagati di non versare né l’Iva né l’accise. Per questo motivo, quattordici persone sono state messe ai domiciliari dalla Guardia di Finanza e ad altre 15 è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria  permettere agli indagati di non versare né l’Iva né l’accise.

Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di prodotti petroliferi immessi nel mercato nazionale in evasione d’imposta dell’accise e dell’iva, l’utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, falso ideologico, frode in commercio e turbata libertà del commercio.

I finanzieri hanno anche sequestrato 25 impianti di distribuzione di carburante stradale di carburante ubicati tra le province di Catania, Ragusa, Siracusa ed Enna.

Due erano i sistemi di “contrabbando”. Il primo sistema è quello rappresentato dall’utilizzo di gasolio agricolo (prodotto petrolifero sottoposto a tassazione agevolata perché destinato alle macchine agricole) prelevato da depositi “complici” attraverso la produzione di falsa documentazione e poi “dirottato” per l’autotrazione di veicoli non agricoli. Il secondo sistema riguardava il carburante per autotrazione, proveniente legittimamente da raffinerie e depositi commerciali, che veniva commercializzato senza l’applicazione dell’IVA ricorrendo a documentazione di trasporto contraffatta e fatture false.

Il carburante sottratto veniva poi sistemato in appositi capannoni, ma queste aree venivano gestite in assenza di qualsiasi precauzione antincendio e in spregio a ogni norma di sicurezza, con rischi elevatissimi per l’incolumità di coloro che si trovavano a maneggiare il prodotto in transito nell’area.

Il carburante veniva poi messo in consumo attraverso i canali ufficiali di vendita utilizzando distributori stradali di carburanti prevalentemente localizzati a Catania e in provincia.

Personaggio chiave dell’organizzazione era Francesco Tomarchio, all’epoca dei fatti dipendente di un’azienda che si occupava della manutenzione di impianti, esperto nella manomissione del contalitri delle colonnine dei distributori di carburante:  proprio attraverso l’aggiustamento del contalitri, il prodotto di “contrabbando” erogato non veniva contabilizzato, perdendosi così ogni traccia del suo passaggio.

 

Nell’ambito dell’indagine è stata rilevata la sottrazione a tassazione di oltre 45 milioni di euro in materia di imposte dirette, Iva per circa 30 milioni di euro, accisa per circa 4 milioni di euro e Irap per oltre 1,5 milioni di euro.

Redazione

Recent Posts

Cliente molesta e aggredisce cuoca a Napoli: “Mi ha toccata e poi mi ha tirato una testata”

A Storie Italiane è stata raccontata la dolorosa vicenda di Alessandra, una giovane cuoca di…

33 minuti ago

La7: Gruber a Mentana “Se l’azienda rimane in silenzio, io traggo le mie conclusioni”

A Roma, c'è stato un acceso botta e risposta tra Enrico Mentana e Lilli Gruber.…

46 minuti ago

Stefano Bontempi: coreografo di Loretta Goggi/ Carriera, curiosità e vita privata

Stefano Bontempi è una figura di spicco nel mondo della danza e dei musical. Riconosciuto…

54 minuti ago

Gli Abba: la band di successo che ha vinto l’Eurovision con Waterloo 50 anni fa / Una canzone d’amore ispirata a Napoleone

Cinquant'anni fa gli ABBA trionfarono con "Waterloo" il 6 aprile del 1974 all'Eurovision Song Contest.…

1 ora ago

Perché la Russia è stata esclusa dall’Eurovision 2024: dagli scontri con gli artisti ucraini all’esclusione

L'Eurovision Song Contest, il festival che ogni anno premia la migliore canzone europea, ha raggiunto…

2 ore ago

Perché l’Australia partecipa all’Eurovision 2024: un paese membro dell’UER con prospettive di vittoria!

L'attesa per la 68esima edizione dell'Eurovision Song Contest 2024 è sempre in crescita e anche…

2 ore ago