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Desecretati 2.800 file sull’omicidio Kennedy: 300 restano top secret

Donald Trump, come promesso,  ha proceduto a far pubblicare tutti i documenti sull’assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Una legge approvata nel 1992, dopo l’uscita del film “JFK” di Oliver Stone, obbligava il governo a pubblicare i files rimasti segreti entro 25 anni. Si trattava di circa 3.100 documenti completamente bloccati, e oltre 30.000 rilasciati solo parzialmente. La scadenza prevista era il 26 ottobre del 2017, e l’unica autorità che poteva fermare la pubblicazione era il presidente.

Ma, sotto le pressioni di Cia, Fbi ed altre agenzie, Trump ha autorizzato la pubblicazione di 2.800 file (già online sul sito degli Archivi nazionali), mantenendone segreti per almeno altri sei mesi oltre 300, per questioni di “sicurezza nazionale”.

Malcontento e polemiche

La decisione ha sollevato delusioni e polemiche, alimentando le teorie cospirative sull’omicidio più indagato della storia Usa.

“L’opinione pubblica americana aspetta – e merita – che il suo governo fornisca il maggiore accesso possibile agli atti sull’assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy in modo che la gente possa finalmente essere pienamente informata su tutti gli aspetti di questo evento cruciale”, ha premesso Trump in un memorandum, spiegando la sua decisione di “togliere il velo” sulla vicenda. Ma ha aggiunto di non avere scelta sul fatto di accettare le censure proposte dai dipartimenti e dalle agenzie della sua amministrazione per una questione che ha definito di  “sicurezza nazionale”.

La temporanea mancata pubblicazione di alcuni file, a suo avviso, “è necessaria per evitare danni alla difesa militare, alle operazioni di intelligence, alle forze dell’ordine, o alla conduzione di relazioni straniere che sono di tale serietà da pesare più del pubblico interesse nella pubblicazione immediata”.

Cosa contengono i documenti

I file, alcuni dei quali degli anni Novanta, come ha spiegato in serata la Cia, contengono  i nomi di agenti ed ex agenti segreti, come pure metodi specifici di intelligence e collaborazioni che restano vitali per proteggere la sicurezza del Paese. Bisognerà attendere quindi il prossimo 26 aprile per vedere se quei documenti contengono rivelazioni utili a chiarire se l’ex marine Lee Harvey Oswald fu l’unico ad agire e a sparare a Jfk.

In almeno uno dei documenti desecretati dagli Archivi Nazionali Usa sull’assassinio di John Kennedy, risalente al 1975 e denominato “sommario dei fatti”, si parla di alcuni tentativi della Cia per uccidere il presidente cubano Fidel Castro. Il documento rientra nelle indagini sulla possibilità che dietro l’omicidio di Kennedy vi fosse Cuba, tra le teorie più accreditate tra i cospirazionisti. “La commissione ha determinato che agenti della Cia erano coinvolti in pianificazioni in questo Paese con determinati cittadini e altri per cercare di assassinare il premier Castro”, si legge nel documento.

 

 

 

Redazione

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