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Francesco Di Mare: La sua malattia, il coinvolgimento della Rai e la denuncia di Lilli Gruber: “Perché non siamo stati avvertiti dei rischi?”

Le parole di Franco Di Mare, che ha rivelato la sua malattia durante la trasmissione televisiva Che tempo che fa, riguardante il cancro, sono state discusse anche a TvTalk, dove i colleghi del giornalista hanno avuto l’opportunità di commentare. Tra di loro c’era Lilli Gruber, che ha condiviso esperienze simili essendo stata anch’essa reporter di guerra. Ha sottolineato che all’epoca non si aveva piena consapevolezza dei rischi che si correva in queste zone di conflitto, come l’esposizione a sostanze dannose.

Gruber ha sollevato la questione riguardo alla mancanza di informazioni sui rischi a cui erano esposti i giornalisti in quei contesti, e ha citato le varie commissioni d’inchiesta del Parlamento che hanno affrontato la questione. Ha ribadito che coloro che hanno trascorso molto tempo in ex Jugoslavia hanno dovuto fare i conti con questa problematica. Ha elogiato Franco Di Mare definendolo un bravissimo giornalista.

D’altra parte, Roberto Inciocchi ha criticato la Rai per non aver fornito adeguate informazioni e supporto a Di Mare. Ha suggerito che qualcuno dovrebbe scusarsi e offrire aiuto al collega malato. Franco Di Mare, affetto da un tumore incurabile, ha dichiarato di aver contratto il mesotelioma a causa dell’esposizione all’amianto durante i suoi servizi giornalistici in zone di conflitto.

L’argomento è stato discusso in dettaglio nel programma Tv Talk su Rai Tre, che ha affrontato la questione della malattia di Di Mare e le sue implicazioni con la Rai. Il giornalista ha denunciato i vertici dell’azienda pubblica per non aver risposto alle sue richieste di documentazione riguardanti i suoi servizi come inviato di guerra.

La vicenda di Di Mare rappresenta uno dei tanti rischi che i giornalisti e i civili affrontano durante l’esposizione a situazioni di conflitto. Ha criticato apertamente le precedenti gestioni della Rai per non aver seguito le sue richieste di documentazione. Le accuse sono state indirizzate a Fabrizio Salini e Carlo Fuortes, che erano in carica nei periodi citati.

Gli attuali dirigenti della Rai hanno dichiarato di essere pronti ad aiutare Di Mare nel ricostruire i fatti e garantirgli il supporto necessario. Il legale del giornalista ha sottolineato l’importanza di ottenere la documentazione necessaria per il riconoscimento del danno da parte dell’Inail e della Rai.

La questione è attualmente in fase di valutazione all’Inail, mentre la Rai sta collaborando per fornire il supporto richiesto a Di Mare. In conclusione, la vicenda rappresenta una denuncia importante riguardante la responsabilità delle istituzioni nei confronti dei professionisti esposti a rischi sul lavoro.

Redazione

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