Il Papa: Un Viaggio di Fede e Resilienza fino all’Ultimo Respiro

Il Papa: Un Viaggio di Fede e Resilienza fino all’Ultimo Respiro

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La Dolorevole Ultima Pasqua di Papa Francesco

Di Italo Cucci

ROMA (ITALPRESS) – Papa Francesco ha cercato a lungo una morte che potesse dare voce al suo dolore per le atrocità delle guerre. Durante l’ultima Messa di Pasqua, ha dedicato il suo sacrificio a un’umanità che lo ha tradito, dopo aver rivolto il suo sguardo ai simboli sacri della fede: il Pane e il Vino. Il pontefice ha portato con sé il peso della croce fino alla fine, e, riconoscendo la futilità di tanti discorsi – anche in forma di preghiera – ha fatto silenzio davanti all’orribile manifestazione di un finto pacifismo.

Il Dolore e l’Abbandono di un Papa

In un momento di profonda introspezione, Papa Francesco si è sentito abbandonato, proprio come Gesù Cristo. Non solo dai potenti, ma anche da coloro che, con il loro atteggiamento ipocrita, lo hanno deluso nei giorni precedenti. Non a caso, il suo ultimo gesto apostolico è stato dedicato ai carcerati, un simbolo di quelli che la società tende a dimenticare. In un’epoca in cui si parla di pace, lui ha vissuto una sofferenza palpabile, un dolore fisico e morale che ha esibito senza pudore per evidenziare la sua impotenza di fronte a un mondo colmo di odio.

Un Testimone di Giustizia e Pace

Numerose sono state le voci di leader mondiali e storici che hanno espresso il loro rispetto nei confronti della missione di Papa Francesco. “La vera grandezza di un leader si misura dalla sua capacità di immedesimarsi nella sofferenza degli altri”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Italiano. Questo pensiero rispecchia perfettamente il messaggio che il Papa ha voluto lasciare al mondo. La sua vita e missione, fortemente influenzate dalla sua esperienza in Argentina, non hanno trovato pace neanche nella Chiesa a lui tanto cara, che adesso piange non solo per la sua scomparsa, ma anche per la sconfitta delle sue idee di giustizia sociale.

Papa Francesco ha spesso cercato di imparare dai suoi predecessori. Chissà quante volte ha ricordato Giovanni XXIII, il pontefice che fermò la guerra di Cuba con un appello semplicemente umano e diretto. Benedetto XVI ha commentato: “Papa Francesco ci ha lasciato un’importante eredità di umanità e compassione, di cui il mondo ha tanto bisogno”. Queste parole racchiudono l’essenza della sua missione: promuovere la pace in un mondo che sembra averla dimenticata.

Tra Dolore e Speranza

Papa Francesco ha scelto di morire da uomo, chiedendo così agli uomini di comprendere il suo desiderio di unirsi ai tanti morti delle guerre, alle madri, ai padri, e agli anziani che hanno sperimentato la barbarie della violenza. La vita del Pontefice, tra America Latina e Vaticano, è stata una lotta continua per i diritti umani, un impegno costante per i più deboli. La sua grandezza risiedeva nella sua capacità di donarsi completamente, anche quando le circostanze sembravano opprimenti.

L’attuale Papa ha rinunciato a ogni forma di esibizionismo, rifiutando di indossare un’etichetta di santità in favore di un’immagine più umana e vicina alla gente. Questo approccio ha rischiato di ridurre il suo operato a un frammento di tristezza, ma ha anche rivelato la forza necessaria a restare un faro di luce per coloro che si sentono persi.

Un Eredità da Portare Avanti

“Non basta nominare un nuovo Papa: quello che ci serve è un soldato di Cristo armato per sconfiggere l’ipocrisia”, rifletteva Francesco poco prima di andarsene. È un invito a riflettere su ciò che abbiamo imparato da lui e su quale cammino dobbiamo intraprendere ora. Ricorda il giorno in cui ha riunito in San Pietro il popolo degli sportivi, regalando un momento di gioia e speranza, rendendo omaggio alla bellezza dello spirito umano.

Il suo percorso ha rappresentato un viaggio nel profondo dell’animo umano, un richiamo a prendere consapevolezza dell’importanza del dialogo e della compassione. L’eredità di Papa Francesco vive nei cuori di chi crede ancora nella bontà e nella giustizia. La sua scomparsa segna la fine di un’era, ma l’insegnamento che ha lasciato continuerà a ispirare le generazioni future.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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