La maggioranza ha chiesto al governo di porre una “fiducia tecnica”sul Rosatellum bis. A dare la notizia della fiducia, è stato il capogruppo Pd Ettore Rosato: “Dopo la riunione di maggioranza”, aveva dichiarato in Transatlantico all’agenzia Ansa, “ho telefonato al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni riferendo che la valutazione della maggioranza sarebbe che è opportuna la fiducia perché il testo è frutto di un faticoso equilibrio tra maggioranza e opposizione e sottoporlo ai voti segreti metterebbe in difficoltà il complesso del testo. Non possiamo fare a meno della legge elettorale e questo testo va votato nel suo complesso con l’equilibrio raggiunto” tra i partiti.
Il governo ha posto la questione di fiducia sui primi tre articoli, quelli su cui le opposizioni vogliono chiedere il voto segreto e che rappresentano il “cuore” del Rosatellum bis. Poi ci sarà un voto finale sul testo complessivo. Voto che – come da regolamento di Montecitorio – dovrà essere a scrutinio segreto.
L’ipotesi della fiducia raccoglie il consenso di tutte le forze che hanno trovato l’accordo sul Rosatellum bis, ma che ha già scatenato le ire del M5S – che parla di “atto eversivo contro la democrazia, la libertà del voto e la sovranità dei cittadini” – e di Mdp.
“È comprensibile che, a pochi mesi dallo scioglimento delle Camere, la maggioranza che sostiene Paolo Gentiloni chieda al governo di porre la questione di fiducia come strumento per l’approvazione della legge elettorale”, dice però Renato Brunetta annunciando il sì al testo da parte di Forza Italia – che però non voterà la fiducia”.
Il candidato premier M5s Luigi Di Maio, parlando con i cronisti, ha annunciato che “verrà convocato il popolo in piazza perché deve capire”. Due gli appuntamenti fino a questo momento programmati: il primo domani 11 ottobre e il secondo giovedì 12.
Poco prima sempre Di Maio aveva scritto sul blog di Beppe Grillo: “Signori, siamo in piena emergenza democratica. Nelle aule parlamentari si sta consumando l’ennesima aberrazione istituzionale: il Pd ha appena dato il suo ok alla fiducia sulla legge elettorale quindi il Parlamento non potrà discuterla.
Quello che hanno deciso due o tre capi di partito diventerà legge senza che nessuno possa dire la sua”. Stessa linea per il capogruppo M5s a Montecitorio Simone Valente: “E’ un atto eversivo contro la democrazia, la libertà del voto e la sovranità dei cittadini”, ha attaccato. “Il tutto con la complicità di Lega e Forza Italia che, sulla carta, sono all’opposizione, ma che fanno parte di questo grande e vergognoso inciucio contro i cittadini”.
La Lega Nord e Forza Italia hanno annunciato che voteranno sì alla legge, ma no alla fiducia. “La Lega”, ha detto il vicesegretario del Carroccio Giancarlo Giorgetti, “non potrà ovviamente votare la fiducia al governo ma comprende le motivazioni che hanno portato a questa richiesta. La Lega come già fatto in commissione coerentemente dirà sì alla legge, con voto segreto o palese che sia. Auspichiamo un rapido iter al Senato consapevoli che chiunque lo rallenti evidentemente vuole rinviare la data delle elezioni che si devono tenere invece il più presto possibile”.
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