L’obesità è causa di morte più di diabete e fumo. Questo emerge da uno studio presentato al meeting della Society of General Internal Medicine 2017. L’incontro si è tenuto a Washington e condotto da esperti della Cleveland Clinic della New York University School of Medicine.
L’obesità è una condizione medica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, che può portare effetti negativi sulla salute con una conseguente riduzione dell’aspettativa di vita. Secondo quanto riferito dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, l’obesità viene definita attraverso l’indice di massa corporea, ovvero un dato biometrico che mette a confronto il peso con l’altezza.
Nella classifica dei fattori mortali l’obesità e al primo posto seguito da diabete e fumo. Al quarto e al quinto troviamo la pressione alta e il colesterolo.
I risultati della ricerca hanno mostrato che l’obesità toglie il 47 per cento di anni di vita in più rispetto al tabagismo e agli altri fattori studiati.
Attualmente si stima che in Italia il problema interessi circa il 40 % della popolazione.
“I fattori di rischio comportamentali e modificabili costituiscono dunque un fardello notevole per la mortalità delle popolazioni”, spiegano gli autori della ricerca. Dunque gli esperti invitano a correggere i nostri stili di vita allo scopo di ridurre tali fattori di rischio ed evitare così una morte prematura.
L’OMS ha coniato nel 2001 il termine “globesity” per sottolineare la grave minaccia causata dall’eccessivo aumento del peso corporeo degli esseri umani nel mondo.
Oggi il nostro stile di vita è caratterizzato da grande disponibilità di cibo e da una sempre più diffusa sedentarietà. Fattori che portano a vivere in una situazione di apparente benessere, spesso non corrispondente ad uno stato di salute. Un peso accettabile, riduce il rischio di sviluppare le patologie correlate all’obesità (diabete, ipertensione, ictus, infarto, ecc.).
È necessario quindi attuare un cambiamento del proprio stile di vita. Riducendo l’introito calorico, aumentando il consumo energetico quotidiano e imparando ad accettare noi stessi e il nostro corpo.
La ricerca è basata su 5 miliardi di adulti registrati nel 2014, circa 641 milioni sono risultati obesi.
Oggi un adulto su 8 è praticamente obeso, dati allarmanti considerando che questi sono quasi il doppio rispetto al 1975.
Gli esperti hanno fatto sapere che entro il 2025 i obesi potrebbero raggiungere uno ogni 5 abitanti del pianeta.
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