Un medico anestesista e rianimatore del Pronto Soccorso dell’ospedale di Casale Monferrato è stato trovato in una pozza di sangue, nella sua abitazione nell’alessandrino. Riverso a terra, su un fianco alcune ferite da taglio.
I carabinieri coordinati dalla procura di Vercelli hanno fermato un collega della vittima, M.A. le iniziali del suo nome, anche lui 47 anni, che al termine di un lungo interrogatorio avrebbe confessato. Accusato di omicidio volontario.
I primi a preoccuparsi questa mattina erano stati i colleghi, che non lo avevano visto al lavoro come tutte le mattine. Impossibile mettersi in contatto con lui anche al cellulare, che squillava a vuoto. A trovare il cadavere in camera da letto, al primo piano della abitazione, la compagna, andata a cercarlo dopo essere stata avvisata dall’ospedale.
L’indagato interrogato a lungo, avrebbe ammesso le sue responsabilità. Sono in corso approfondimenti in ordine alla natura del movente, probabilmente legato a dissapori tra i due medici sul luogo di lavoro, forse qualche sfottò di troppo.
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