Migranti, scontro Italia e Ue. Al premier Conte e al Ministro dell’Interno Salvini non piace la proposta sui migranti avanzata dalla Germania e pongono il veto sul nuovo schema.
L’incontro è in programma domenica prossima a Bruxelles, un vertice a 10 con mille ioncognite. “Se andiamo a Buxelles per avere il compitino già scritto da Francia e Germania, se pensano di mandarci altri migranti invece di aiutarci, allora non andiamo nemmeno, risparmiamo i soldi del viaggio” ha dichiarato Matteo Salvini.
All’incontro dovrebbero partecipare Italia, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Belgio, Austria, Bulgaria, Malta e Grecia, un vertice che rischia di allargare le distanze del già diviso fronte europeo sul tema migranti.
L’iniziativa del mini-vertice è partita da Berlino: secondo quanto appreso dall’AGI a Bruxelles infatti, la proposta sarebbe stata avanzata dalla Germania a seguito dello scontro tra la cancelliera e il suo ministro dell’Interno, Horst Seehofer, sulla possibilità di respingere alla frontiera i richiedenti asilo entrati nell’Ue da un altro Stato membro: i cosiddetti movimenti secondari.
Parigi e Berlino lavoreranno affinché i migranti “registrati nel primo paese della zona Schengen possano essere ripresi il piu’ presto possibile nel paese in cui sono stati registrati”, ha detto Macron.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha affidato a Twitter il commento del dopo vertice proprio su questo tema: il governo “non e’ disponibile a discutere dei ‘secondary movements’ senza prima aver affrontato l’emergenza dei ‘primary movements’ che l’Italia si ritrova ad affrontare da sola”.
Per l’Italia è inaccettabile arrivare alla riunione di domenica a Bruxelles con uno schema già del tutto deciso, in particolar modo riguardo i secoundary movements. Matteo Salvini annuncia che una proposta italiana sarà presentata a breve e attacca Parigi e Berlino.
Il rischio è che il ministro dell’Interno tedesco, come promesso, ordini di respingere i migranti al confine tedesco e l’Austria potrebbe decidere di sigillare il Brennero. In pratica, la fine di Schengen.
Intanto, mentre la Tunisia dice un secco ‘no’ alla richiesta, anche italiana, di ospitare campi per migranti o piattaforme di sbarco sul suo territorio
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a Porta a porta in onda stasera ha dichiarato: “Spero che Conte vada a far valere le nostre ragioni, ma l’Italia non e più scontata, il popolo italiano non è più in vendita”.
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