Cresce il fronte del “no” alla musica in diffusione nei locali pubblici, come ristoranti e supermercati. A schierarsi contro adesso è anche il compositore Nicola Piovani, autore di oltre 150 colonne sonore tra cui quella per il film di Roberto Benigni, «La vita è bella», con la quale ha vinto l’Oscar.
Piovani lo definisce un “malcostume”, una “violenza” nei confronti del compositore e dei clienti. Piovani si interroga sul perché un cliente debba essere imbottito passivamente di una “certa musica, moderna o classica che sia, mentre sta comprando l’insalata, lo scarpe o mangiando una bistecca”.
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