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Nasce un sito di riciclo dove le ciminiere del vecchio inceneritore di Firenze saranno abbattute

I lavori di abbattimento delle ciminiere dell’ex inceneritore di San Donnino a Campi Bisenzio, Firenze, sono finalmente partiti. Questo segna un passaggio significativo nella trasformazione di un luogo che per anni è stato simbolo della storia industriale della Toscana. Il sito di San Donnino ha ospitato l’inceneritore per 13 anni, dal 1973 al 1986, e attualmente è utilizzato da Alia Multiutility per la gestione dei rifiuti urbani, simili e speciali, pericolosi e non pericolosi.

Le opere di demolizione delle ciminiere proseguiranno per alcune settimane e fanno parte di un progetto più ampio di riqualificazione strutturale dell’impianto e dell’area circostante. L’obiettivo è la realizzazione di un impianto per il recupero e la valorizzazione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) con tecnologie all’avanguardia che dovrebbe entrare in funzione nel giugno del 2026.

La demolizione delle ciminiere permetterà una maggiore tutela del paesaggio e la risoluzione delle criticità strutturali dell’edificio. I lavori sono iniziati con la rimozione delle passerelle, scale e parti metalliche, seguiti dalla demolizione delle porzioni sommitali delle due ciminiere alte 60 metri ciascuna. I detriti sono rimossi con un escavatore e un telo protettivo è stato posizionato per garantire la sicurezza.

Il polo di San Donnino è composto da due macroaree: una per la gestione dei rifiuti e un Ecocentro per la raccolta differenziata. Il progetto prevede la demolizione dell’ex inceneritore e la costruzione di nuovi edifici per il trattamento dei Raee e dei pannelli fotovoltaici. L’impianto potrà trattare fino a 65.000 tonnellate di rifiuti all’anno e rappresenterà un polo di eccellenza nazionale per il recupero di metalli e materiali preziosi.

Alia Multiutility ha investito oltre 1,1 miliardi di euro in Toscana per sviluppare impianti di riciclo e trattamento dei rifiuti. La regione si impegna per sostenibilità ed economia circolare, puntando al recupero e al riciclo dei materiali. Il cambiamento di strategia è evidente nella trasformazione dell’ex inceneritore in un centro di recupero materiale.

L’avvio dell’impianto è previsto nel giugno 2026 e rappresenta una svolta per Firenze e per l’Italia nel trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni, esprimono soddisfazione per la trasformazione del sito e il contributo alla sostenibilità e all’occupazione.

Il progetto contribuirà a migliorare la raccolta differenziata e a stimolare il riciclo dei Raee, essenziale per ridurre il problema dello smaltimento inappropriato. L’obiettivo è creare una vera e propria miniera urbana per il recupero di materiali preziosi e limitare gli impatti ambientali.

Redazione

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