Papa Francesco alla Veglia Pasquale: ‘Lutto per le Donne Vittime di Violenza’

Il Messaggio di Speranza di Papa Francesco per la Pasqua
ROMA (ITALPRESS) – In un momento di grande significato spirituale e di riflessione, Papa Francesco ha richiamato i fedeli a fare germogliare la speranza della Pasqua non solo nelle proprie vite, ma anche nel mondo intero. La sua omelia, preparata per la Veglia Pasquale e pronunciata dal Cardinale Giovanni Battista Re nella Basilica Vaticana, è un inno alla resilienza e alla luce che emerge dalle tenebre. “Fratelli e sorelle, questa è la chiamata che, soprattutto nell’anno giubilare, dobbiamo sentire forte dentro di noi”, ha esordito il pontefice. “Facciamo germogliare la speranza della Pasqua nella nostra vita e nel mondo!”
Una Luce che Brilla nell’Oscurità
Le parole del Papa risuonano con particolare intensità in un periodo in cui la società affronta sfide significative. “Quando sentiamo ancora il peso della morte dentro il nostro cuore, quando vediamo le ombre del male continuare la loro marcia rumorosa sul mondo… non perdiamoci d’animo”. È un richiamo a non cedere allo sconforto, ma a guardare oltre le difficoltà. La speranza di una vita nuova è una promessa che, secondo Francesco, è sempre presente, nonostante il panorama spesso cupo che ci circonda.
Il Papa insiste sull’importanza di un nuovo inizio: “La luce lentamente risplende anche se siamo nelle tenebre; la speranza di un mondo finalmente liberato ci attende”. In questo contesto, il messaggio della resurrezione di Cristo diventa un faro di speranza per tutti. “Un nuovo inizio può sorprenderci benché a volte ci sembri impossibile, perché Cristo ha vinto la morte.” Queste parole ci ricordano che la Pasqua rappresenta non solo un momento di celebrazione religiosa, ma anche un’opportunità per rinnovare la nostra fede e la nostra speranza nel futuro.
“La Pasqua è una chiamata a lasciarci alle spalle le nostre paure e a ricordarci che siamo tutti portatori di speranza”, ha aggiunto in un’intervista il Cardinale Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. La sua riflessione si allinea perfettamente con il messaggio di Papa Francesco, sottolineando la necessità di unirci per affrontare le sfide comuni con coraggio e fede.
Il Papa ha esteso la sua omelia a tutte le persone che, in vari modi, si trovano in situazioni di vulnerabilità. “Vogliamo esserlo per coloro ai quali manca la fede nel Signore, per chi ha smarrito la strada, per quelli che si sono arresi o hanno la schiena curva sotto i pesi della vita”. Questa chiamata all’azione è essenziale in un mondo dove molti soffrono in silenzio, e ci invita a essere proattivi, a tendere la mano verso chi ha bisogno di sostegno.
Il messaggio del Papa è anche un appello per non dimenticare i più vulnerabili, secondo le parole di Papa Francesco: “per chi è solo o si è chiuso nel proprio dolore; per tutti i poveri e gli oppressi della Terra; per le donne umiliate e uccise; per i bambini mai nati e per quelli maltrattati; per le vittime della guerra”. Questo richiamo alla giustizia sociale si allinea con le iniziative che le organizzazioni non governative e le associazioni umanitarie stanno portando avanti per alleviare le sofferenze nel mondo.
In un’epoca di divisioni e conflitti, la voce del Papa si erge come un faro di unità. L’invito a portare la speranza della Pasqua a ciascuno e a tutti offre l’opportunità di costruire ponti tra le diverse comunità e di promuovere un messaggio di amore e condivisione. “La vera missione della Chiesa è quella di portare speranza e riconciliazione”, ha affermato il cardinale Re nel corso della Veglia Pasquale, sottolineando l’importanza di non rimanere silenti di fronte alle ingiustizie.
Le parole di Papa Francesco non solo ispirano i fedeli, ma invitano anche a una riflessione profonda su come possiamo tutti contribuire a un mondo migliore e più giusto. La Pasqua, dunque, diventa un momento di rinnovamento personale e collettivo, dove ognuno è chiamato a essere un agente di speranza.
-Foto IPA Agency-(ITALPRESS).
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