Non si ferma il processo a Totò Riina, così hanno deciso i giudici. La «cardiopatia» di cui soffre Totò Riina lo «espone costantemente» al «rischio di una morte improvvisa». Lo dicono i medici dell’ospedale di Parma nella relazione depositata nel processo milanese che vede il “capo dei capi” di Cosa Nostra imputato per minacce nei confronti del direttore del carcere di Opera Giacinto Siciliano.
I giudici milanesi hanno respinto la richiesta della difesa di sospensione del processo, perché Totò Riina ha la «piena capacità di intendere e di volere» e quella di «stare in giudizio».
Respinta anche l’istanza di una perizia per valutare la capacità processuale. Il Tribunale nell’ordinanza ha evidenziato che nella relazione dei medici di Parma viene scritto che il boss è «vigile» e «collaborante».
La difesa ha presentato una relazione, poi trasmessa e firmata dal primario dell’ospedale Michele Riva, nella quale si parla appunto del «rischio di una morte improvvisa», oltre che di un «paziente fragile» e dallo «eloquio scadente». Oggi la difesa del boss aveva insistito sulla sospensione del processo milanese per l’incapacità dell’imputato di stare in giudizio. «Non capisce più e noi non capiamo cosa dice», ha spiegato il legale Perlino. Ma i giudici hanno respinto la richiesta.
La Direzione dell'Ambiente, del Territorio e dell'Energia della Regione Basilicata ha recentemente concluso il processo…
La Sugar Tax è motivo di preoccupazione per le imprese del settore delle bevande analcoliche…
Dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una…
Milano - Universal Music Italia ha lanciato una importante campagna per rendere omaggio ad Adriano…
Fabio Marchese Ragona è nato nel 1982 ed è un vaticanista che fa parte del…
Mg Verona 18/01/2006 - campionato di calcio serie A / Chievo Verona-Juventus / foto Matteo…