Sport e disabilità: il ministro Locatelli lancia il progetto ‘Velando’ a Palermo

Velando: Il Progetto di Velaterapia a Palermo
PALERMO (ITALPRESS) – In un evento straordinario, tenutosi oggi a Palermo, il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli ha presentato “Velando”, un innovativo progetto di velaterapia. Questa iniziativa è realizzata in collaborazione con la Lega Navale Italiana e la Federazione Italiana Vela, con l’obiettivo di supportare le terapie complementari per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e patologie diverse.
Durante la manifestazione, parte del Tour Mediterraneo della Nave Amerigo Vespucci, Locatelli ha enfatizzato l’importanza della velaterapia come strumento utile non solo per il benessere fisico, ma anche per quello psichico e relazionale. “Abbiamo deciso di supportare questo importante progetto per evidenziare ancora una volta l’importanza delle terapie complementari come strumento di affiancamento e accompagnamento al percorso di terapia medica e di cura per tutti”, ha affermato il Ministro.
Il Ruolo della Collaborazione nel Progetto
Numerosi enti pubblici e privati stanno partecipando all’iniziativa, inclusi Anffas, AIL, AISM, l’Ospedale Rizzoli, Marinando e Homerus. Questi enti si dedicano a patologie degenerative, rare, oncologiche o disabilità e saranno al centro dell’implementazione del progetto. La presenza di 30 istruttori, 50 operatori, 22 skipper e 75 utenti rende “Velando” un’iniziativa di ampie proporzioni.
“Ringrazio quindi la Lega Navale, FIV e tutti coloro che saranno impegnati direttamente in questo progetto”, ha sottolineato Locatelli. “Insieme portiamo avanti un modello di approccio che promuove la valorizzazione delle persone attraverso un nuovo sguardo, per vedere in ognuno le potenzialità e non i limiti”.
Il progetto mira non solo a formare gli utenti alla vela, ma anche a creare un contesto di socializzazione e interazione. La velaterapia si propone di migliorare le relazioni interpersonali e di aumentare l’autonomia degli utenti, un aspetto fondamentale per la loro inclusione nelle attività sportive e nel contesto sociale.
“In questo progetto vediamo una luce di speranza e un’opportunità per chi ha bisogno di supporto. Le attività in mare non solo migliorano il benessere, ma offrono anche un senso di libertà e avventura”, ha dichiarato Andrea Stella, noto navigatore con disabilità, che ha partecipato al panel dell’evento. Stella, con il suo catamarano accessibile, rappresenta un esempio di inclusione e apertura verso nuove esperienze nel mondo dello sport.
Durante l’evento, i partecipanti hanno avuto la possibilità di assistere a dimostrazioni pratiche di vela, che hanno suscitato grande entusiasmo tra i presenti. Locatelli ha rilevato l’importanza di tali eventi, affermando: “Oggi abbiamo dato la possibilità a tanti ragazzi e a tante persone con disabilità di assistere a una dimostrazione pratica. Questo è un passo importante verso una società più inclusiva”.
La velaterapia si inserisce in un contesto più ampio di terapia e riabilitazione, dove attività all’aria aperta e sport acquatici diventano strumenti fondamentali per il miglioramento della qualità della vita. Le esperienze dirette con la vela possono incrementare la fiducia in sé e promuovere un miglioramento nei rapporti sociali.
Un Messaggio di Inclusione e Libertà
Il progetto “Velando” si propone di ispirare un cambiamento culturale in merito all’inclusione delle persone con disabilità nello sport. È fondamentale che la società riconosca e valorizzi le potenzialità di ogni individuo, superando le barriere e i preconcetti. Le parole di Locatelli fanno eco a questa necessità: “Riteniamo fondamentale registrare gli esiti positivi in termini di qualità della vita, benessere e miglioramento delle relazioni per le persone coinvolte”.
Inoltre, è importante riconoscere che iniziative di questo tipo possono servire da esempio per altre città e regioni italiane, dimostrando come la collaborazione tra enti pubblici e privati possa portare a risultati concreti. L’evento a Palermo non è solo un passo avanti per il singolo partecipante, ma anche un messaggio forte e chiaro per l’intera comunità. La velaterapia, quindi, non si configura soltanto come un’attività ricreativa, ma come un vero e proprio strumento di riabilitazione e inclusione sociale.
Per ulteriori informazioni sul progetto e sulle iniziative future, è possibile consultare le fonti ufficiali fornite dagli enti coinvolti.
(ITALPRESS)
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