Larga vittoria di Angela Merkel. Le regionali nel Land più popoloso della Germania si sono chiuse ieri con una disfatta della Spd e un trionfo dei cristiano democratici. Disfatta per Martin Schulz. Ora Angela Merkel può viaggiare tranquilla verso le legislative il 24 settembre.
I socialdemocratici governavano nel Land da 50 anni questa sconfitta in casa è quindi un disastro politico storico a pochi mesi dalle parlamentari. L’effetto positivo ipotizzato dalla scesa in campo di Schulz come sfidante cancelliere, non c’è stato.
Protagonista, inaspettato in queste dimensioni, della vittoria Cdu è il capolista Armin Laschet (56 anni). Uomo considerato molto vicino alla Merkel, che porta a casa il trofeo di avere battuto la Spd nel suo Land.
Secondo i risultati provvisori, la Spd è precipitata di oltre 8 punti al 30,6% (39,1% nel 2012), la Cdu è schizzata di 8 punti al 34,2% (26,3%). I Verdi sono giunti al 6,1% (11,3%), i liberali all’11,8% ( (8,6%), la Linke ha ottenuto il 5% (2,5%) e l’AfD il 7,8%. Il partito populista, il cui capolista era Markus Pretzell, marito della leader Frauke Petrky, non correva nel 2012 e quindi il suo va considerato un successo. L’affluenza è aumentata dal 56,6% al 66%.
Quanto al Nord-Reno-Westfalia, ci sono i numeri per una grande coalizione, teoricamente anche per una Giamaica o Semaforo (Spd, Verdi e liberali), ma l’opzione grande coalizione, con la Cdu al comando come a Berlino, pare la più realistica.
Schulz ha parlato di “una sconfitta sconvolgente” in un Land che è considerato una “roccaforte” dell’Spd. Ha riconosciuto la sua battuta d’arresto personale, ma ha anche sottolineato che le elezioni federali sono ancora distanti. Si è detto pronto a lottare e a mettere in campo la sua esperienza e determinazione per ribaltare la situazione.
Dopo il successo incassato dalla cancelliera oggi è in programma l’incontro con il neo presidente fancese Macron.
Si tratta di una tradizione che il primo incontro internazionale del presidente francese sia con il (la) cancelliere. Fu così anche per François Hollande e Nicolas Sarkozy.
Il cosiddetto «asse» ha una data di nascita: gennaio 1963, trattato dell’Eliseo tra Charles De Gaulle e Conrad Adenauer. L’incontro tra i due Paesi era diventato formalmente una necessità, soprattutto nella costruzione del processo europeo.
La presidenza di Macron comincia oggi a Berlino e la domanda che tutti si fanno è quali saranno i nuovi equilibri tra il neo presidente e la cancelliera.
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