La retrospettiva al MAXXI, divisa in due sezioni, ci porta nella prima parte ad apprendere gli aspetti meno noti della fotografa, ovvero la sua passione per il teatro, il suo lavoro nell’editoria attraverso documenti d’archivio, filmati e interviste, tra cui quella fatta a Franco Maresco.
La seconda parte è dedicata all’Anthologia di Letizia Battaglia: l’installazione concepita da 120 scatti sospesi al soffitto, che creano una sala labirintica. Le foto, tutte in bianco e nero, raccontano 40 anni di carriera, ma anche 40 anni di storia d’Italia: i luoghi, le vittime di mafia, ma anche i volti della società palermitana.
Letizia Battaglia ha l’attitudine, difficile da riscontrare in altri artisti, di porsi dinanzi cose e persone senza pregiudizi, riuscendo così a stabilire con loro un rapporto di fiducia e qui nasce l’arte della sua opera.