Autismo, casi in aumento ma nessuna “epidemia”

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Si è tenuta ieri, al ministero della salute, una conferenza della Fondazione italiana per l’autismo. Temi del giorno i grossi passi avanti nella medicina e nuovi metodi per integrare meglio, a scuola, i bambini con disabilità.

Il sottosegretario alla salute, Davide Faraone, spiega: “C’è ancora molto da fare sul territorio, servono più risorse. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da grandi progressi riguardo l’autismo. È in arrivo una norma sull’inclusione scolastica di persone con disabilità, che favorirà un percorso avviato tanti anni fa ma che necessita di aggiornamento”. Nel 2015 è stata approvata una legge specifica sull’autismo, importante per disciplinare complessivamente la materia; nel 2016 le prestazioni per la diagnosi precoce e la riabilitazione dell’autismo sono state inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza che saranno pubblicati a breve. Ci sarà una proposta approvata dal consiglio dei ministri su cui dovrà esprimersi il parlamento. Per quanto riguarda l’inclusione scolastica, l’Italia è all’avanguardia rispetto a tanti altri paesi europei, ma dobbiamo lavorare per migliorarla. Interverremo affinché ci siano insegnanti di sostegno in grado di offrire maggiore continuità e con una preparazione specifica sulle singole disabilità. La disabilità non è un monolite, ognuna ha bisogno di un intervento specifico”.

C’è un aumento dei casi di autismo. Il presidente dell’istituto superiore di sanità ha dichiarato: “C’è una combinazione tra una maggiore attenzione sui disturbi dello spettro autistico, grazie a una maggiore capacita diagnostica, con un effettivo aumento dei casi. Bisognerà studiare l’interazione tra il genoma e i condizionamenti ambientali nel senso esteso del termine, poiché alcune mutazioni sono messe in moto da condizionamenti ambientali”.

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