Cronaca

Bimba muore soffocata a causa di un acino d’uva, donati gli organi

Bimba muore soffocata a causa di un acino d’uva. Quella che doveva essere una semplice merenda tra due fratellini si è trasformata in tragedia. E’ successo domenica, quando la piccola di tre anni ha accusato problemi respiratori dopo avere ingoiato un acino d’uva. Trasportata d’urgenza al pronto soccorso, è morta dopo 24 ore.

Bimba muore soffocata a causa di un acino d’uva

Tragedia a Vimercate, in provincia di Monza: una bambina di 3 anni, Mariasole Redaelli è morta per colpa di un acino d’uva. La piccola si trovava a casa con il papà e il fratellino, insieme al quale stava mangiando la frutta. Evidentemente ha ingoiato l’acino d’uva senza averlo masticato abbastanza, iniziando cosi a non respirare bene. Il papà appena resosi conto che la figlia stesse male, ha subito provveduto a portarla al pronto soccorso. La piccola Mariasole è arrivata al pronto soccorso del nosocomio di Vimercate priva di sensi. I medici dopo averla stabilizzata, hanno deciso di trasferirla nel reparto di terapia intensiva pediatrica del Buzzi di Milano, dove è morta nella serata di lunedì. Infatti il cuore della bambina non ha retto alle gravi conseguenze dell’anossia.

Bimba muore soffocata a causa di un acino d’uva, donati gli organi

Nobile il gesto dei genitori della piccola Mariasole, che hanno preso la decisione di donare gli organi della figlia, permettendo di salvare la vita di altri suoi coetanei, continuando a farla vivere sotto altra forma. La Procura di Monza ascolterà i genitori di Mariasole Redaelli nei prossimi giorni, specificando che si tratta di un atto dovuto, per ricostruire la dinamica dell’incidente, rivelatosi  fatale per la bimba. Al momento non è stata disposta l’autopsia sul corpo della bambina. Cordoglio e solidarietà attorno alla famiglia Redaelli.

Caso analogo è accaduto mesi fa in provincia di Mantova, dove Michele Pozzi, della stessa età di Mariasole, è morto soffocato a causa di un ciliegino della pianta dell’orto di casa. Anche in quel caso sono stati vani i tentativi di rianimare il piccolo.

In merito a questi tragici eventi il Ministero della Salute segnala gli oggetti ritenuti pericolosi se entrano in contatto con bambini sotto i 4 anni, tra questi pile, detersivi, tappi di penne,pistacchi, nocciole, monete, ciondoli e bottoni. Sono tutti elementi che hanno in comune la forma piccola, rotonda o cilindrica. Quindi è opportuno prestare tutte le dovute precauzioni a riguardo.

Redazione

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