Bono Vox presenta a Cannes il biopic ‘Stories of Surrender’: emozioni e storie da scoprire.

Il 78° Festival di Cannes presenta “Bono: Stories of Surrender”, un biopic diretto da Andrew Dominik, che esplora la vita di Bono Vox attraverso una narrazione personale e musicale. Il film riassume momenti chiave della sua carriera e delle relazioni familiari, con un focus particolare sul legame con il padre, Bob Hewson. Girato in bianco e nero, il film si basa su un evento live che accompagnava la pubblicazione dell’autobiografia di Bono. Attraverso una scenografia minimalista e il supporto di pochi musicisti, il racconto scorre dalle origini con gli U2 fino ai concerti per cause umanitarie.
Bono: Storie di Resilienza al Festival di Cannes
CANNES (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il 78° Festival del Cinema di Cannes presenta “Bono: Stories of Surrender”, un biopic in bianco e nero diretto da Andrew Dominik. Il film, che vede Bono Vox raccontare e cantare in prima persona, esplora la sua vita, dalla sua adolescenza irlandese alla carriera da star internazionale. In programma come Proiezione Speciale, il lungometraggio offre un’anteprima del “book tour” legato alla sua autobiografia, “Surrender: 40 canzoni, una storia”, pubblicata nel 2022.
La pellicola segna un’occasione unica, avvicinando il pubblico a un’esperienza che fino ad ora è stata riservata a pochi fortunati. Le quindici date del tour hanno toccato luoghi storici come il Beacon Theatre di New York e il Palladium di Londra, e si chiudono simbolicamente al San Carlo di Napoli. Qui, il capitolo finale richiama i legami familiari di Bono, in particolare il ricordo del padre, il tenore cattolico Bob Hewson, un tema centrale nel racconto autobiografico.
Costruito come uno spettacolo dal vivo, “Bono: Stories of Surrender” esalta la versatilità dell’artista, mostrando la sua abilità anche lontano dalla musica. Con una scenografia minimale composta da pochi elementi, Bono rievoca momenti chiave della sua vita, affiancato da un batterista, una tastierista e un’arpa, senza il supporto dei U2. Le celebri canzoni della band fungono da colonna sonora che segna le tappe della sua carriera, iniziata tra i banchi di scuola con The Edge e gli altri membri del gruppo.
Elementi come la fede incondizionata della moglie Alison e il complesso rapporto con il padre cattolico arricchiscono ulteriormente la narrazione. Tra aneddoti divertenti e riflessioni intime, emerge anche una memorabile visita di Luciano Pavarotti, che segna un punto di svolta per Bono e la sua band. Il finale, celebrato con una toccante esibizione di “Torna a Sorrento”, rende omaggio al padre, chiudendo la storia con il calore dei ricordi legati alla Terra d’origine di Bono.
La Vita di Bono Vox: Storia e Musica al Festival di Cannes
CANNES (FRANCIA) (ITALPRESS) – Sul palco del 78° Festival di Cannes, si è tenuta la presentazione del film “Bono: Stories of Surrender”, un biopic che racconta la straordinaria vita di Bono Vox, dalla sua infanzia in Irlanda alla celebrità globale. Diretto da Andrew Dominik, il film offre uno sguardo introspecttivo attraverso una narrazione in prima persona, arricchita da musica e aneddoti personali, tutto in un elegante bianco e nero. Questo lungometraggio sarà disponibile su Apple TV+ dal 30 maggio e accompagna il “book tour” legato alla sua autobiografia “Surrender: 40 canzoni, una storia” pubblicata nel 2022.
In questo racconto cinematografico, Bono non cerca solo di ampliare il pubblico che ha avuto la fortuna di assistere alle sue esibizioni dal vivo. La narrazione si chiude a Napoli, evidenziando il profondo legame che l’artista ha con la baia di Sorrento e con la memoria del padre, il tenore Bob Hewson. La presenza di questo legame familiare rappresenta un cardine fondamentale della sua autobiografia e conferisce al film una dimensione emotiva palpabile.
“Bono: Stories of Surrender” non è soltanto un film musicale; è una riflessione profonda su ricordi e relazioni. Le scenografie ridotte, come un semplice tavolo e sette sedie, replicano spazi significativi, come la Sala Sorrento dell’Ambasciata Italiana a Dublino. Sul palcoscenico, Bono non è accompagnato dagli U2, ma da un batterista, una tastierista e un’arpista, creando un’atmosfera intima e raccolta in cui rivive i momenti cruciali della sua carriera, a partire dall’incontro con i suoi futuri compagni di band.
Tra i temi affrontati emergono l’importanza del sostegno della moglie Alison, il dolore per la perdita della madre e il complicato rapporto con un padre, inizialmente scettico riguardo alla carriera musicale del figlio. Il racconto si arricchisce di episodi affascinanti, come l’incontro con Luciano Pavarotti. Il film culmina con un omaggio emozionante, in cui Bono esegue a cappella “Torna a Sorrento”, richiamando i colori e i ricordi della sua terra natale, chiudendo il cerchio di una vita dedicata alla musica e alla famiglia.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
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