Carceri, Nordio: importante richiamo alle parole di Mattarella sulla giustizia e riforme.

Carceri, Nordio: importante richiamo alle parole di Mattarella sulla giustizia e riforme.

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Nell’informativa urgente alla Camera dei Deputati, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha sottolineato l’impegno del Governo per affrontare le criticità del sistema penitenziario italiano. Priore è la prevenzione di autolesionismo e suicidi tra i detenuti, sostenuta da un investimento di 3 milioni di euro per il supporto psicologico dal 2025. Inoltre, sono stati stanziati 132 milioni per il reinserimento sociale dei detenuti e incrementato il personale addetto alla prevenzione. Per ridurre il sovraffollamento, il Governo sta attuando diverse misure, tra cui la detenzione differenziata per tossicodipendenti e riforme per la custodia preventiva.

Iniziative del Governo per il Sistema Penitenziario

ROMA (ITALPRESS) – Diego Nordio, ministro della Giustizia, ha ribadito l’importanza delle recenti dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito alle problematiche del sistema carcerario. Il Governo considera fondamentale la prevenzione dei comportamenti autolesionistici e dei suicidi tra i detenuti, riconoscendo che queste situazioni derivano da una complessa rete di fattori legati al disagio psicologico degli individui in carcere. In risposta a queste sfide, l’esecutivo ha già implementato misure concrete e continuerà a farlo, concentrando i propri sforzi principalmente sul supporto psicologico. A tal proposito, sono stati stanziati 3 milioni di euro all’anno a partire dal 2025.

Oltre a tali interventi, il Governo ha destinato 132 milioni di euro per favorire l’occupazione dei detenuti, rendendo così più agevole il loro reinserimento nella società. Inoltre, è stata potenziata la disponibilità del personale addetto alla prevenzione e al controllo, con un incremento di quasi 4.000 unità. Queste azioni mirano a creare un ambiente migliore e più sicuro all’interno degli istituti penitenziari.

Per affrontare il problema del sovraffollamento carcerario, l’esecutivo sta seguendo diverse strategie. Tra queste, si prevedono misure differenziate per i tossicodipendenti, l’espiazione della pena per i cittadini stranieri nei loro Paesi d’origine e l’attivazione di strutture di accoglienza per quei detenuti che soddisfano i requisiti per misure alternative ma che non dispongono delle necessarie condizioni socioeconomiche.

Infine, una rilevante riforma riguarda la custodia preventiva per reati non legati alla criminalità organizzata. Oltre il 20% dei detenuti è attualmente in attesa di giudizio e una consistente percentuale di loro riceve successivamente un’assoluzione. L’intervento del Commissario straordinario per l’edilizia carceraria è previsto per garantire, in tempi brevi, un ampliamento efficace delle strutture detentive.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Interventi del Governo sulla Criticità del Sistema Penitenziario

ROMA (ITALPRESS) – L’attenzione rivolta alle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riguardo alle problematiche del sistema carcerario è particolarmente elevata. La prevenzione dei fenomeni di autolesionismo e dei suicidi tra i detenuti rappresenta un’immediata priorità per l’attuale Governo. Tali fenomeni possono derivare da una varietà di fattori connessi al disagio e alla demoralizzazione dei carcerati. Il Ministero della Giustizia ha già messo in atto misure e continuerà a farlo, specialmente nel campo del supporto psicologico, per il quale sono stati previsti investimenti di 3 milioni di euro all’anno a partire dal 2025. Inoltre, sono stati stanziati 132 milioni di euro per promuovere il lavoro dei detenuti, facilitando in questo modo il loro reinserimento sociale. È stato anche incrementato il personale dedicato alla prevenzione e al controllo, con quasi 4.000 unità aggiuntive.

Per affrontare il problema del sovraffollamento carcerario, l’esecutivo sta lavorando su tre fronti principali. In primo luogo, propone una detenzione differenziata per i tossicodipendenti. In secondo luogo, prevede che gli stranieri espiano la pena nei loro Paesi d’origine. Infine, l’istituzione di strutture di accoglienza per quei detenuti che soddisfano i requisiti per l’accesso a misure alternative alla detenzione, ma non hanno le condizioni socioeconomiche necessarie, è essenziale.

Un altro aspetto cruciale riguarda la riforma della custodia cautelare per reati non collegati alla criminalità organizzata. Attualmente, oltre il 20% dei detenuti è in attesa di giudizio, e molti di loro vengono successivamente assolti. È fondamentale ridurre il numero di persone in custodia preventiva nel sistema penitenziario, per garantire maggiore equità e giustizia.

Infine, grazie all’attività del Commissario straordinario per l’edilizia carceraria, si prevede un ampliamento significativo delle strutture penitenziarie nel breve periodo. Questi sviluppi possono potenziare ulteriormente il sistema, migliorando le condizioni di detenzione e supportando il reinserimento nella società.

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