Esposito “In Italia c’è poco spazio per i giovani”

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ROMA – Francesco Totti come idolo, tanta voglia di fare bene in nazionale e un appello ai club italiani: “Fate giocare i giovani”.

Sebastiano Esposito torna nel giro dell’Under 21 dopo un anno molto positivo al Basilea e vuole stupire.

“Per me è un’occasione unica, torno in nazionale dopo anni in cui era giusto non convocarmi perchè non avevo fatto bene – ha spiegato il fratello minore di Salvatore, incluso per la prima volta nella lista di Roberto Mancini – Ora voglio dimostrare il mio valore, dobbiamo portare a casa i punti per la qualificazione.

Il mio sogno, anzi il nostro sogno in famiglia, è giocare nella nazionale maggiore: spero che Salvatore lo realizzi, per me è un leader, una persona davvero importante che mi aiuta sempre molto”.

Sette gol in 34 presenze al Basilea, un ottimo campionato con sei reti in 23 partite, Sebastiano ha sempre lavorato duramente per migliorare e ora si mette pienamente a disposizione del commissario tecnico Nicolato.

“Io gioco in qualsiasi posizione, anche centrocampista se vuole il mister.

Quest’anno ho fatto il trequartista e ho corso tanto”, ricorda il giovane campano rivelando la sua ammirazione per Francesco Totti: “E’ il mio idolo fin da piccolo, mi ispiro a lui.

Ogni tanto ci sentiamo e gli ho anche chiesto qualche consiglio”.

Negli ultimi anni l’Italia ha fatto fatica a trovare un bomber per la nazionale, ma per Esposito non è una questione di caratteristiche individuali.

“Abbiamo Immobile che ha vinto un Europeo, ha meritato la Scarpa d’Oro ed è fortissimo.

E poi ci sono altri ottimi attaccanti come Pinamonti, Scamacca, Raspadori.

Ricordo che Giroud ha vinto un Mondiale facendo soltanto un gol.

E’ un momento difficile per la nazionale, non è bello mancare la qualificazione per i Mondiali, ma pochi mesi fa abbiamo vinto un Europeo: dobbiamo restare calmi, aiutare l’Italia ed evitare i processi”.

Al contempo, Esposito lancia un appello forte ai nostri club: “Noi giovani dobbiamo crescere, ma per farlo bisogna giocare.

Con gli allenamenti possiamo migliorare ma dobbiamo anche andare in campo, altrimenti mister Mancini non può fare miracoli.

Quanti italiani del 2002 giocano in Serie A? Appena due.

Ecco perchè purtroppo dobbiamo cercare spazio all’estero.

Io l’ho fatto in Svizzera ed è stata una esperienza decisamente formativa: pensavo di incontrare maggiori difficoltà, invece ho fatto più presenze al Basilea che in Serie B.

Sono migliorato tanto rispetto all’anno scorso, quando ho affrontato diversi problemi nella prima stagione fuori dalla famiglia dell’Inter.

In Svizzera sono stato accolto bene, sono stato tutelato, quando poi ci saranno le basi giuste, i progetti giusti, tornerò in Italia”.

Nelle prossime tre partite con l’under 21, decisive per il passaggio del turno, Sebastiano Esposito spera di trovare spazio in una nazionale che, peraltro, deve fare i conti con diverse assenze.

“Per noi è un onore essere chiamati in nazionale A, qui ci sono tanti giocatori bravi e dobbiamo fare bene.

Cominciamo con il Lussemburgo, una partita difficile: loro sono bravi in contropiede, difendono 3-5-2, dobbiamo muovere la palla velocemente e concedere poche ripartenze.

Bisogna approcciare bene la gara, andare a tremila sin dall’inizio.

Siamo un ottimo gruppo, le difficoltà ci aiutano a crescere, dobbiamo andare lì per la prima di tre finali, un match fondamentale che vogliamo vincere”, ha concluso l’attaccante del Basilea.

– foto LivePhotoSport –.

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