Export extra UE in calo a maggio: un’analisi del commercio estero attuale.

Nel maggio 2025, l’Istat prevede una significativa contrazione dell’interscambio commerciale con i paesi extra UE27, con un calo delle importazioni del 7,6% e delle esportazioni del 3,5%. La diminuzione dell’export è principalmente causata dalla riduzione delle vendite di energia e beni intermedi. Su base annua, l’export scende del 5,2%, con forti cali verso Cina e Turchia, mentre le importazioni flettono del 3,6%. Nonostante il saldo commerciale rimanga positivo, esso è in deciso calo rispetto all’anno precedente, evidenziando una dinamica di mercato complessa e variabile.
Analisi dell’Interscambio Commerciale Italia – Maggio 2025
ROMA (ITALPRESS) – L’Istat prevede per maggio 2025 una contrazione nei flussi commerciali con i paesi extra UE27, con un calo più significativo nelle importazioni, pari al -7,6%, rispetto a un -3,5% per le esportazioni. Il decremento dell’export mensile è principalmente influenzato da una diminuzione delle vendite di energia (-27,6%) e beni intermedi (-6%). Le esportazioni di beni strumentali e durevoli mostrano una diminuzione del -3,7% e del -2,9% rispettivamente, mentre i beni di consumo non durevoli crescono leggermente (+0,6%).
Le importazioni mostrano una flessione diffusa, con le diminuzioni più marcate riguardanti beni di consumo durevoli e non durevoli (-11,7% e -11,5%) e energia (-9,8%). Nel trimestre marzo-maggio 2025, l’export subisce un calo dell’1,0%; a esclusione dei beni di consumo non durevoli, la diminuzione interessa tutti i settori, in particolare l’energia con un -24,7%. L’import, anch’esso in calo (-1,8%), colpisce tutti i settori tranne i beni di consumo non durevoli che registrano un aumento significativo (+20,1%).
A livello annuale, le esportazioni verso i mercati extra UE mostrano una diminuzione del 5,2%, con un forte impatto delle vendite di energia (-35,3%) e beni di consumo durevoli (-13,0%). Al contrario, l’export di beni di consumo non durevoli cresce (+6,8%). Riguardo l’import, la flessione tendenziale si attesta al -3,6%, principalmente per il calo degli acquisti di energia (-13,3%) e beni strumentali (-12%). Nel mese di maggio, l’avanzo commerciale con i paesi extra UE27 si attesta a +5.256 milioni di euro, in calo rispetto ai +5.906 milioni dello stesso mese del 2024.
Le esportazioni subiscono ampie riduzioni verso Cina (-22,8%) e Turchia (-22,7%), mentre le vendite verso il Regno Unito (-9,6%) e i paesi MERCOSUR (-6,2%) registrano cali simili. Al contrario, si osservano aumenti nelle vendite verso Svizzera (+9,2%) e Stati Uniti (+2,5%). Le importazioni dagli Stati Uniti e dalla Cina mostrano crescite significative, mentre da altri paesi partner si registrano cali, tra cui quelli più evidenti con i paesi OPEC (-28,9%) e il Regno Unito (-18,8%). Il quadro evidenzia un trend che richiede attenzione.
Andamento dell’Interscambio Commerciale con i Paesi Extra UE a Maggio 2025
A maggio 2025, l’Istat prevede un calo significativo nell’interscambio commerciale con i paesi al di fuori dell’UE27, con una diminuzione dei flussi sia in importazioni che in esportazioni. Le importazioni subiscono una contrazione più accentuata (-7,6%) rispetto alle esportazioni (-3,5%). Questa flessione dell’export su base mensile è principalmente attribuibile a un calo nelle vendite di energia (-27,6%), beni intermedi (-6%) e beni strumentali (-3,7%). Le esportazioni di beni di consumo durevoli mostrano un leggero diminuire (-2,9%), mentre quelle di beni di consumo non durevoli crescono lievemente (+0,6%).
Per quanto riguarda le importazioni, il calo è generalizzato, con le perdite più consistenti per i beni di consumo durevoli (-11,7%) e non durevoli (-11,5%), oltre all’energia (-9,8%). Nel trimestre marzo-maggio 2025, si registra un decremento dell’export dell’1,0%; ad eccezione dei beni di consumo non durevoli (+3,1%), tutte le categorie vedono un’ampia contrazione, in particolar modo l’energia (-24,7%). Anche l’import mostra una flessione del 1,8%, coinvolgendo tutte le categorie, eccetto i beni di consumo non durevoli, che segnano un forte incremento (+20,1%).
Su base annua, l’export perde un 5,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, aggravato dalla diminuzione delle vendite di energia (-35,3%), beni di consumo durevoli (-13,0%) e beni strumentali (-9,7%). Contro questa tendenza, l’export di beni di consumo non durevoli cresce (+6,8%). Il calo annuo dell’import si attesta a -3,6%, causato principalmente dalla diminuzione delle acquisizioni di energia e beni strumentali.
Le esportazioni verso mercati come Cina e Turchia rappresentano una significativa riduzione, rispettivamente del -22,8% e -22,7%, mentre le vendite verso Stati Uniti e Svizzera mostrano una crescita. Le importazioni dagli Stati Uniti e dalla Cina registrano un notevole aumento, mentre si osserva una contrazione dai principali partner extra UE27, in particolare dai paesi OPEC e Regno Unito. Il saldo commerciale rimane positivo, ma con una riduzione rispetto all’anno passato.
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