Fooder: L’Innovativa Associazione di Parma Che Promuove la Cultura Alimentare dell’Emilia-Romagna

Fooder: L’Innovativa Associazione di Parma Che Promuove la Cultura Alimentare dell’Emilia-Romagna

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Fooder: Innovazione e Alta Formazione nel Settore Agroalimentare

BOLOGNA (ITALPRESS) – La sinergia tra università, enti di ricerca e aziende è fondamentale per il progresso dell’alta formazione e dell’innovazione nel settore agroalimentare. Sotto questa visione si costituisce Fooder, ovvero la Food University of Emilia-Romagna. L’associazione, supportata dalla Regione Emilia-Romagna, conta 18 soci fondatori tra cui tutti gli atenei dell’Emilia-Romagna, insieme a un consorzio di imprese e istituti di ricerca nel settore agroalimentare.

La Regione ha previsto un finanziamento di tre milioni di euro, affiancato da un cofinanziamento di 1,5 milioni di euro da parte delle università per il periodo 2022-2026. La sede principale sarà presso l’Università di Parma, nota per la sua autorevolezza e competenza nel campo delle produzioni alimentari, riconosciuta sia in Italia che a livello internazionale.

Un Centro di Eccellenza per i Talenti Globals

Il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, dichiarando: “Fooder rappresenta un’opportunità senza precedenti per attrarre talenti da tutto il mondo. Attraverso un approccio innovativo, intendiamo formare esperti e manager che non solo abbiano una visione globale, ma che siano anche radicati nelle tradizioni locali, rispondendo così alle nuove sfide green che il settore agroalimentare deve affrontare.”

La missione di Fooder è chiara: si punta a formare professionisti in grado di affrontare efficacemente le sfide globali del mercato e dotati delle competenze necessarie per generare cambiamenti significativi. “Questo è il momento di investire nelle competenze e creare un sistema che unisca università, centri di ricerca e aziende, generando lavoro di qualità e sostenibile,” ha aggiunto Colla.

Per i giovani talenti, la regione Emilia-Romagna lancia un messaggio: “Unisciti a noi e prepara la tua carriera in un ambiente dinamico e stimolante dove potrai acquisire competenze fondamentali per guidare le trasformazioni del settore.”

La presentazione dei dettagli del progetto ha avuto luogo presso la sede dell’Università di Parma, e ha visto la partecipazione di figure chiave come il rettore Paolo Martelli, il referente dell’università nel Consiglio direttivo di Fooder, Gianni Galaverna, e il rappresentante di Barilla, Roberto Ciati. Questo evento ha messo in evidenza l’importanza del “sistema” come parola d’ordine per l’innovazione e la crescita.

Un Patto per la Promozione della Food Valley

Fooder non si limita a essere un semplice consorzio, ma rappresenta un impegno concreto per valorizzare il patrimonio gastronomico dell’Emilia-Romagna, una regione che detiene il primato europeo per il numero di prodotti con denominazione di origine protetta (DOP) e indicazione geografica protetta (IGP). Le aziende della Food Valley, rinomate a livello mondiale per la loro capacità di unire tradizione e innovazione, saranno al centro di questo progetto.

Il piano prevede un potenziamento dell’offerta formativa internazionale, con corsi in lingua inglese, per attrarre esperti e studenti da tutto il mondo. L’intento è di formare una nuova generazione di professionisti, capaci di affrontare le sfide legate alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare.

Roberto Ciati di Barilla ha commentato l’iniziativa dicendo: “Siamo entusiasti di far parte di questo progetto. La collaborazione tra aziende e istituzioni accademiche è cruciale per il futuro del nostro settore, e Fooder offre una piattaforma ideale per sviluppare competenze di alto livello.”

La Food University non sarà solo un centro di formazione, ma anche un hub di innovazione dove si svilupperanno progetti di ricerca e soluzioni pratiche per le problematiche attuali del settore agroalimentare. La regione Emilia-Romagna mira non solo a formare gli esperti del futuro, ma anche a posizionarsi come leader nel campo dell’agroalimentare sostenibile.

Continua a seguire gli aggiornamenti su questa importante iniziativa, che rappresenta un passo significativo verso un sistema agroalimentare più innovativo e responsabile.

(Fonte: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna, ITALPRESS)

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