Hamas rifiuta la tregua temporanea proposta da Israele: 21 vittime nella notte

Hamas Rifiuta Offerta di Israele e Aprirà a Nuove Negoziati
GAZA (PALESTINA) (ITALPRESS) – Il gruppo militante Hamas ha ufficialmente respinto la proposta avanzata da Israele per il rilascio di dieci ostaggi in cambio di un cessate il fuoco della durata di 45 giorni nella Striscia di Gaza. A riportare la notizia è Khalil al-Hayya, leader dei negoziatori di Hamas, il quale ha chiarito che il movimento è pronto a negoziare per una soluzione definitiva al conflitto. Al-Hayya ha affermato: “Non accetteremo accordi parziali che servono l’agenda politica del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Questi accordi rappresentano solo una maschera per la sua strategia volta all’annientamento del nostro popolo, anche a costo di sacrificare la vita degli ostaggi.”
La posizione di Hamas si concentra sulla necessità di un accordo globale che preveda il rilascio di tutti gli ostaggi in cambio di un numero concordato di prigionieri palestinesi attualmente detenuti in Israele. Questa apertura al dialogo è stata sostenuta anche da altre figure politiche palestinesi. In un’intervista, Saeb Erekat, ex membro dell’OLP, ha dichiarato: “È fondamentale che le parti coinvolte considerino un accordo globale per fermare il ciclo della violenza e assicurare la liberazione di tutti gli ostaggi. Solo un dialogo sincero può portare a una pace duratura.”
Il Contesto Umanitario nella Striscia di Gaza
I recenti eventi nella Striscia di Gaza hanno intensificato la crisi umanitaria nella regione. Nella mattina di oggi, almeno dieci persone sono state uccise a Bani Suhaila, una località a est di Khan Younis, a causa di bombardamenti israeliani. Fonti locali, citate dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, hanno reso noto che tra le vittime ci sarebbero anche donne e bambini. Questo raid segna solo l’ultima di una lunga serie di attacchi aerei che hanno colpito la popolazione civile. Solo ieri, un altro attacco a Tel al-Zaatar, nel nord di Gaza, ha causato la morte di altre undici persone, tra cui cinque bambini e una donna.
Le parole di al-Hayya sottolineano la disponibilità di Hamas a negoziare in modo costruttivo e la richiesta di un cessate il fuoco duraturo. “Siamo pronti a iniziare subito i negoziati su un pacchetto di accordi globali che includano il rilascio di tutti gli ostaggi in cambio di un numero concordato dei nostri prigionieri detenuti dall’occupazione,” ha insistito al-Hayya. “Tuttavia, è essenziale che Israele fermi completamente le operazioni militari contro il nostro popolo e ritiri le sue forze dalla Striscia di Gaza.”
Anche il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ha espresso preoccupazione per l’aumento della violenza e ha ribadito l’importanza di un dialogo costruttivo. “La vita dei cittadini palestinesi e israeliani deve avere la priorità. È ora che ci si sieda attorno a un tavolo e si lavori insieme per costruire una pace duratura,” ha commentato Abbas in una conferenza stampa.
La comunità internazionale ha monitorato con attenzione le trattative e continua a spingere per una risoluzione pacifica del conflitto. L’ONU ha lanciato un appello urgente per la protezione dei civili e per la ripresa dei negoziati di pace. “Le attuali condizioni nella Striscia di Gaza sono inaccettabili,” ha dichiarato António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite. “Dobbiamo trovare una soluzione che garantisca la sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali di tutti.”
In un clima così teso, dove le vite di molte persone sono appese a un filo, è fondamentale che le parti coinvolte mostrino volontà di dialogare e cercare soluzioni durature. La società civile palestinese e israeliana chiede a gran voce un cessate il fuoco immediato e un vero processo di riconciliazione in grado di porre fine alla spirale di violenza che ha caratterizzato gli ultimi anni.
– Foto IPA Agency – (ITALPRESS).
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