Metro C di Roma: Inizia il Progetto ‘Murales’ per Valorizzare l’Arte Urbana

Rinascita culturale a Piazza Venezia
ROMA (ITALPRESS) – La storica Piazza Venezia di Roma si trasforma in un palcoscenico d’arte contemporanea grazie al progetto “Murales”, un’iniziativa che integra la tradizione barocca della piazza con le opere di artisti di fama internazionale. La seconda opera, intitolata “Ci eleviamo sollevando gli altri” di Marinella Senatore, si aggiunge a un piano ambizioso volto a cambiare la percezione degli spazi urbani e a elevare il dialogo culturale con la comunità.
Il progetto, realizzato dalle imprese costruttrici della linea C della metropolitana di Roma, è promosso dalla società consortile guidata da Webuild e Vianini Lavori, sotto il patrocinio di Roma Capitale e con il parere delle Soprintendenze competenti. La visione di queste imprese va oltre la semplice costruzione di infrastrutture: si tratta di creare un ambiente dove arte, cultura e comunità si intrecciano per migliorare il tessuto sociale della città.
Un cantiere che diventa museo
Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, afferma: “C’è stato un bellissimo riscontro da parte della gente che vive un cantiere che, come tutti, genera disagio durante la fase dei lavori e solo alla fine le persone gioiranno del lavoro fatto. L’arte rende bello questo periodo in cui non c’è ancora l’opera.”, sottolineando l’importanza del valore estetico durante le fasi di costruzione. La nuova stazione non sarà soltanto un passaggio: sarà un vero e proprio museo che custodisce i vari strati di civiltà che hanno caratterizzato Roma nel corso dei secoli.
“Siamo a buon punto con i lavori della metro C di Piazza Venezia”, prosegue Salini. “Questa non è solo una stazione, ma un progetto che permetterà ai romani di vivere un’esperienza unica, come dimostra l’apertura imminente della stazione Colosseo.” Dallo scorso dicembre, la trasformazione della piazza ha visto sei artisti interpretare le recenti trasformazioni urbane, presentando opere d’arte sui silos del cantiere ogni quattro mesi, rendendo la piazza una pinacoteca a cielo aperto e coinvolgendo la comunità in un dialogo continuo sulla città.
La scelta di Marinella Senatore non è casuale. La sua opera non solo abbellisce lo spazio, ma si inserisce in un contesto di riflessione collettiva attraverso il linguaggio teatrale. “Ci eleviamo sollevando gli altri” rappresenta un invito a ridisegnare la comunità in modo attivo e partecipato, sottolineando l’importanza del lavoro collettivo e della condivisione.
Senatore afferma: “L’arte è un potente strumento di connessione. Attraverso il teatro e il colore, voglio restituire a Piazza Venezia la sua storicità rendendola un luogo dove le persone possano ritrovarsi e interagire.” L’opera si fa quindi veicolo di un messaggio di rinascita e speranza, sottolineando che una nuova infrastruttura deve necessariamente accompagnarsi a elementi culturali che risuonano nell’anima della comunità.
L’immagine dell’opera d’arte è caratterizzata da forti campiture di colore che richiamano i giochi di luce dell’antica pittura italiana, insieme a testi, figure in movimento e paesaggi. Questi elementi creano un’effetto simile a una “lanterna magica”, anticipando quello che oggi conosciamo come cinema. L’artista invita quindi a riflettere sulla continuità storica di Piazza Venezia, un luogo da sempre dedicato agli incontri e alla narrazione pubblica.
Il progetto murales si propone così di raccontare un intreccio di passato, presente e futuro, restituendo alla comunità una storia di trasformazione urbana che celebra la cultura, l’identità e il legame tra le persone. In questo contesto, la sinergia tra infrastrutture e arte diventa cruciale per il rafforzamento dell’interconnessione tra la città e i cittadini.
Da dicembre 2024, i romani potranno scoprire nuove opere d’arte che si avvicenderanno sui silos, facendo di Piazza Venezia non solo un punto di passaggio, ma un vero e proprio centro di attrazione culturale, un simbolo del dinamismo di Roma. Grazie a queste iniziative, la città si prepara a riscrivere non solo il proprio futuro, ma a riscoprire le radici di una comunità viva e pulsante.
Per ulteriori fonti e aggiornamenti su questo progetto, è possibile consultare il sito ufficiale di Webuild e le comunicazioni di Roma Capitale.
— Foto ufficio stampa Webuild —
(ITALPRESS).
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