In Italia i giovani raggiungono l’indipendenza economica a 50 anni

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In Italia i giovani diventano economicamente autonomi a 50 anni, lo confermo uno studio della Fondazione Visentini. Oggi è stato presentato all’università Luiss.

Secondo le analisi condotte, l’Italia è il penultimo paese d’Europa riguardo l’indice di equità tra le generazioni. La situazione peggiore della nostra è solo quella della Grecia.

Indipendenti a 50 anni

I dati raccolti attestano che i giovani italiani diventano “grandi” a 50 anni. La maggior parte dei giovani svolge un lavoro precario o guadagna uno stipendio molto basso. Per un’indipendenza economica e uno stipendio solido sono costretti così ad aspettare di non essere più giovani. Il futuro dell’Italia così non promette nulla di buono: si stima che nel 2030 i giovani impiegheranno 28 anni per ottenere un lavoro ben retribuito.

A gravare sulla situazione anche la cresciuta anche del costo dei Neet (i giovani non lavoratori, né impegnati nello studio, né nella formazione) sull’economia: nel 2016 circa 32,65 miliardi, contro i 23,8 miliardi del 2008.

Le soluzioni

Si stanno cercando una serie di iniziative per un futuro italiano migliore. Serve un patto tra generazioni per evitare che i giovani restino alla deriva. Le generazioni più mature che godono di pensioni più generose per tre anni potranno creare un fondo di solidarietà per le politiche giovanili. Basterebbe creare strumenti finanziari in grado di sostenere almeno il costo dei neet.

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