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La sindrome del bore out: quando mancano gli stimoli e si rischia di spegnersi

La sindrome da burnout è ormai ben nota a tutti: un senso di malessere diffuso, stress cronico, ansia, talvolta anche depressione, accompagnati da disturbi fisici che vanno dal mal di testa alla gastrite, fino ai casi più gravi di ictus e infarto, insieme all’esaurimento emotivo. Sono sintomi e segni di qualcosa che sta “bruciando” dentro di noi, minando il nostro benessere psicofisico; nella maggior parte dei casi, questa sindrome ha origine nell’ambito professionale.

Dall’altro lato, c’è la sindrome da bore out, spesso meno conosciuta. In questo caso, si assiste a una sorta di “rovesciamento” della sindrome da burnout: mancanza di stimoli sul posto di lavoro, noia, stanchezza, assenza di prospettive e disagio profondo.

La sindrome da bore out è caratterizzata da noia, mancanza di stimoli, frustrazione e bassa autostima. Colpisce coloro che avvertono un vuoto di stimoli, mancanza di prospettive, insoddisfazione generale, disturbi della concentrazione, e tutti quei fattori che fanno sentire il proprio lavoro come insufficiente, sottostimato o troppo semplice.

Questi dipendenti affetti da bore out spesso adottano strategie di coping, come simulare lo stress che in realtà non provano, diluendo il lavoro per impiegare più tempo a svolgerlo o fingere di lavorare quando in realtà non lo stanno facendo.

La sindrome da bore out non è ancora riconosciuta ufficialmente, ma è stata oggetto di studi da parte della comunità scientifica. Secondo Luciana D’Ambrosio Marri, sociologa del lavoro ed esperta di benessere in ambito lavorativo, si tratta di una noia cronica e esasperata derivante dalla perdita di significato nella propria attività lavorativa.

Le differenze tra burnout e bore out sono evidenti: mentre il burnout è causato da un eccessivo investimento emotivo che porta all’esaurimento psicofisico, il bore out è caratterizzato da uno scarso coinvolgimento emotivo e motivazionale, generando una noia cronica e sensazioni di insignificanza.

I sintomi della sindrome da bore out includono mancanza di stimoli, noia cronica, insoddisfazione, monotonia, insonnia e problemi digestivi, ansia e depressione. È importante riconoscerli per poter intervenire in modo tempestivo.

Le conseguenze della sindrome da bore out sono molteplici: stress, stanchezza, demotivazione, tristezza e discomfort, che possono estendersi ad altri aspetti della vita e compromettere il rendimento lavorativo.

Per uscire dalla sindrome da bore out è essenziale prendere consapevolezza del problema, identificare le cause e intervenire prontamente. Si può parlare con i colleghi e il capo per trovare soluzioni adeguate, oppure rivolgersi a un esperto e intraprendere un percorso psicoterapeutico.

In conclusione, riconoscere e affrontare la sindrome da bore out è fondamentale per preservare il proprio benessere psicofisico e professionale. Non sottovalutarla è il primo passo per superarla.

Redazione

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