Lotito, Paratici e ChatGPT: ecco il Mercato della Lazio

Lotito, Paratici e ChatGPT: ecco il Mercato della Lazio

Lotito

Lotito - Fonte:web

Lotito – Fonte:web

Il calciomercato della Lazio sembra essere ancora in fase di stallo.

A pochi giorni dalla scadenza del contratto di Igli Tare, si sentono voci provenienti da Formello che ci parlano di Claudio Lotito coinvolto nelle intricazioni del mercato. Si dice che il presidente sia impegnato non solo in feste di compleanno che potrebbero influenzare i voti in Senato, ma che trascorra anche molto tempo al telefono con Paratici, Fabiani, Calveri e altri intermediari.

Si parla di trattative avviate e mai concluse, di accordi intrecciati, di suggerimenti e idee. E, come al solito, si dice che Sarri vorrebbe tornare dalle vacanze in anticipo per capire cosa sta succedendo. Tutto bene in questo mercato, no, ChatGPT?

A quanto pare, Lotito sta avendo moltissimi contatti e conversazioni con diverse persone. Ha assunto un impegno con Sarri e vuole mantenerlo. Quindi trascorre ore ed ore al telefono, discutendo, scambiando idee e suggerimenti. In pratica, sembra che il mercato della Lazio sia gestito principalmente dalla nota chat conversazionale di OpenAI, o da Paratici.

Entrambi hanno più o meno la stessa influenza sul mercato della Lazio: l’ex dirigente della Juventus, forse sacrificato troppo in fretta per il bene della Juventus stessa, sta apparentemente costruendo un futuro come consulente esterno. Nel calcio è noto che anche i bannati possono tornare dalla finestra, è già successo più volte. E non sembra che Paratici se ne sia davvero andato. Immaginate: questo è lo sport più permeabile al potere possibile, quindi è impensabile che uno che ha avuto potere possa essere eliminato così facilmente. E così, eccoci qui, il nuovo potere di Lotito che si scontra con l’ex uomo forte del mercato della Juventus. Sembra una storia degna di una serie Netflix.

Come procede

Certamente, adesso le cose si stanno mettendo serie. Lotito sta avendo conversazioni con tutti, Sarri è già stato descritto come furioso due o tre volte, e non siamo nemmeno ancora a luglio. Immaginate cosa succederà nei prossimi giorni. La stampa è già impegnata nelle grandi manovre. I sostenitori di Sarri vorrebbero subito colpi di mercato, mentre i sostenitori di Lotito pregano e accendono un cero al presidente (qualcuno potrebbe chiedere: “Chi prega?”).

Poi ci sono le critiche: quelle degli ultimi direttori sportivi, che già stanno lamentandosi di fallimenti epocali e disastri ambientali. Quelle di Inzaghi, che stanno rivedendo la sua finale di Champions persa. Quelle di Cragnotti, che da anni ricordano quel generoso e benefattore presidente, sempre in prima linea sul mercato, e lo confrontano con Lotito che si concede feste e salta votazioni. Tutte le fazioni sono sul campo di battaglia, in attesa che la fanfara del calciomercato annunci il primo colpo.

IL PRIMO COLPO

È chiaro che questo sarà un mercato cruciale per la Champions League. Pertanto, Lotito dovrà fare almeno due mosse prima della chiusura, e tre se vuole anche ottenere un buon voto per il suo primo mandato da direttore sportivo. Sarebbe interessante se il primo acquisto dell’era post-Tare non fosse un profilo simile a quello di Tare. Marcos Leonardo, che sembra essere un ottimo talento, cari amici, vedove e detrattori, è proprio un profilo in linea con quello di Tare. Probabilmente, il giocatore già formato e in grado di fare la differenza immediatamente sarebbe invece il tipo di profilo che incontrerebbe l’approvazione di Sarri.

Il primo colpo potrebbe rivelare l’orientamento del mercato? No, potrebbe tuttavia indicarci chi sta davvero dettando le regole. Nel frattempo, Paratici fa il consulente anche per la Sampdoria. A proposito, speriamo che non si confonda e ci invii giocatori pensati per la Serie B. Certamente, sarebbe meglio di niente, ma in questi tempi, il silenzio domina le conversazioni. Parliamone con Bing, con ChatGPT, con chiunque vogliate. Parlate con Lotito per ore, purché questo calciomercato sia ciò di cui Sarri ha bisogno. E basta.