Malta accoglie il vertice del Consiglio d’Europa sui diritti dell’infanzia.

Malta accoglie il vertice del Consiglio d’Europa sui diritti dell’infanzia.

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Malta al Centro della Protezione Infantile: Incontro Informale del Consiglio d’Europa

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Valletta, la capitale di Malta, accoglie un evento di grande rilevanza a livello europeo: un incontro informale dei ministri del Consiglio d’Europa. La meeting si celebra in occasione del 15° anniversario della Convenzione di Lanzarote, un trattato fondamentale per la prevenzione dello sfruttamento e dell’abuso sessuale sui minori. Il ministro per la Politica Sociale e i Diritti dei Bambini, Michael Falzon, ha dato il via all’evento, ribadendo l’importanza cruciale della protezione dei minori. “È un nostro dovere morale preservare la dignità e il benessere dei bambini,” ha affermato durante l’apertura.

Sforzi di Malta e Sfide Emergenti nella Protezione dei Minori

Il ministro Falzon ha messo in luce gli sforzi compiuti da Malta per combattere questi crimini, menzionando l’introduzione dell’obbligo di segnalazione, scadenze legali più stringenti e pene più severe per chi commette abusi. Questo incontro di due giorni ha visto la partecipazione di 50 delegazioni internazionali e oltre 130 partecipanti, tutti uniti per valutare i progressi pubblici nel proteggere i bambini, affrontare le lacune legislative e analizzare nuove minacce, come quelle derivanti dall’intelligenza artificiale.

Il Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Alain Berset, ha presentato dati allarmanti: “Una donna su cinque e un uomo su sette ha subito violenza sessuale durante l’infanzia,” ha dichiarato, evidenziando una verità inquietante che richiede una risposta forte e coordinata. La Berset ha sottolineato non solo la necessità di leggi, ma soprattutto di una vera attuazione e di strategie preventive efficaci. “I bambini non sono solo vittime, ma possono essere agenti di cambiamento,” ha rimarcato, richiamando l’attenzione su tendenze preoccupanti come l’uso crescente dei media per la diffusione di materiale abusivo. Nel 2024, si prevede infatti che il 91% del contenuto relativo ad abusi sia veicolato tramite media, incluse le produzioni generate artificialmente.

A testimoniare la serietà della situazione, il commissario europeo Glenn Micallef ha rilasciato un messaggio virtuale in cui ha riportato dati inquietanti: nel 2023, sono stati registrati 1,3 milioni di casi di abusi nei Paesi dell’Unione Europea. “Ogni secondo, contenuti di abusi vengono condivisi online, una grave violazione dei diritti umani,” ha sottolineato, indicando che è imperative estendere l’applicazione delle normative e incentivare un’educazione al riguardo.

Claudia Cuschieri e Alexia Vella, rappresentanti del ministero maltese, hanno messo in rilievo l’importanza di un doppio approccio che integri la protezione all’emancipazione dei bambini. “I minori devono sentirsi al sicuro, ma anche essere capaci di difendersi,” hanno affermato, sottolineando che l’autonomia e la consapevolezza sono cruciali per la crescita di una generazione più resiliente.

Questo incontro non rappresenta solo un momento di dibattito, ma segna un passo significativo nella definizione delle politiche di protezione dell’infanzia in Europa. È la prima volta che un forum di questo tipo si concentra esclusivamente su tali politiche, gettando le basi per future collaborazioni.

In un contesto europeo caratterizzato da sfide crescenti legate alla sicurezza dei minori, eventi come quello di Malta sono fondamentali. Permettono ai leader di discutere, collaborare e soprattutto trovare soluzioni concrete a un problema che riguarda tutti.

Per rimanere aggiornati sulla questione, è possibile consultare fonti ufficiali come il sito del Consiglio d’Europa e il Ministero per la Politica Sociale e i Diritti dei Bambini di Malta, che forniscono report e aggiornamenti costanti sulle politiche attuate.

Con un impegno collettivo e una vigilanza continua, si possono fare progressi significativi nella protezione dei minori e nella prevenzione di abusi. La responsabilità è di tutti noi, perché ogni bambino merita di vivere in un ambiente sicuro e protetto.

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