Messina: il ponte tra l’Europa di ieri e la nuova Unione di domani

Messina: il ponte tra l’Europa di ieri e la nuova Unione di domani

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Messina Celebra il 70° Anniversario della Conferenza Storica

MESSINA (ITALPRESS) – La città di Messina ha accolto una cerimonia commemorativa in onore di Gaetano Martino, figura chiave nella costruzione dell’Unione Europea, alla presenza del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. L’evento si è svolto presso il Palazzo Zanca, sede del Comune, e ha visto la partecipazione di rappresentanti di vari Paesi e simboli della nuova Unione Europea, creando un ponte tra l’Europa del passato e quella che aspira a costruire il futuro.

“Questo incontro rappresenta un momento cruciale nella storia europea,” ha affermato Schifani, esprimendo gratitudine verso il sindaco di Messina, Federico Basile, per l’ospitalità. “Sessantotto anni fa, Messina ha ospitato una riunione fondamentale, oggi celebriamo quel momento che ha segnato l’avvio di un viaggio verso una vera integrazione europea”.

Il Ruolo di Gaetano Martino nella Costruzione Europea

Il Presidente della Regione ha sottolineato l’importanza del contributo di Martino, il quale, durante i preparativi della Conferenza di Messina, ha lavorato per creare una maggiore coesione tra gli Stati membri. Schifani ha ricordato che il risultato della Conferenza era inaspettato ma voluto con determinazione da Martino, il cui obiettivo era approvare le proposte di Belgio, Olanda e Lussemburgo, nonché lavorare a fianco di Jean Monnet. “Martino comprendeva bene le difficoltà e i timori esistenti, ma la sua visione era chiara: il rilancio del progetto europeo era essenziale per affrontare le sfide future,” ha spiegato Schifani.

Le scelte strategiche che hanno portato la Conferenza a Messina non sono state casuali. Secondo quanto riportato, il Governo italiano intendeva puntare l’attenzione su regioni geograficamente marginali per favorire un’integrazione più profonda. “Messina, terra di Martino, è simbolo di bellezza e accoglienza, un ponte tra culture e popoli,” ha affermato Schifani, richiamando l’attenzione sull’importanza della dimensione mediterranea nella costruzione europea.

La Conferenza ha avuto un impatto significativo, poiché i sei ministri degli Esteri decisero di formare un comitato di esperti per elaborare trattati innovativi. “L’obiettivo era creare un’organizzazione per lo sviluppo pacifico dell’energia atomica e stabilire un mercato comune, passando attraverso fasi organizzative via via più integrate,” ha aggiunto il Presidente, citando l’approccio pragmatico del comitato, guidato dal Ministro belga Spaak, volto a dar vita a una nuova linfa all’Unione. “Questo approccio portò infine ai Trattati di Roma e alla nascita della Comunità Economica Europea,” ha ribadito Schifani.

Martino, in un’intervista alla Gazzetta del Popolo nel 1955, affermò: “Tra le iniziative per il mercato comune europeo, la libera circolazione della mano d’opera e la creazione di un fondo di investimenti europei sono cruciali.” Questa visione si traduce in un’aspettativa di crescita per un’economia come quella italiana, che allora era caratterizzata da forti disparità regionali.

“Dobbiamo affrontare le sfide con coraggio e determinazione,” ha esortato Schifani. “L’Europa ha bisogno di unità per superare le attuali difficoltà. Il nostro cammino verso l’integrazione non si ferma.” La cerimonia di Messina non è solo un evento commemorativo, ma un invito a guardare avanti verso un’Europa unita e coesa.

Urgenza e determinazione sono più che mai attuali, come suggerito dai programmi NextGenerationEU e RepowerEU, che mirano a potenziare le istituzioni democratiche e a rafforzare la coesione sociale ed economica. Questi programmi delineano un quadro di opportunità da cogliere per un futuro prospero.

In chiusura, Schifani ha sottolineato l’importanza della memoria: “La nostra storia deve servirci da insegnamento per il futuro. Come disse Octavio Paz: ‘La memoria è un presente che non finisce mai di passare’.” Messina, quindi, non è solo un luogo di ricordi, ma anche di ispirazione per costruire un’Europa innovativa, forte e unita.

Fonte: ITALPRESS

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