Cronaca

Migranti, affonda un barcone: 34 morti, più di 150 dispersi

Affondato un barcone di migranti: 34 morti e 156 dispersi. Ci sono anche bambini tra i morti e i dispersi. Riportano la notizia le organizzazione non governative impegnate nei soccorsi. La tragedia è avvenuta al largo del porto libico di Zuara.

La nota ufficiale della guardia costiera

La guardia costiera ha spiegato la situazione tramite un lungo comunicato: “Per uno sbandamento verosimilmente causato dalle condizioni meteomarine e dallo spostamento repentino dei migranti su un fianco dell’imbarcazione, circa 200 migranti sono caduti in mare da un barcone con circa 500 migranti a bordo. L’immediato intervento delle navi ‘Fiorillo’ della Guardia Costiera e ‘Phoenix’ del Moas ha consentito di trarre in salvo la maggior parte dei migranti caduti in acqua. Trentaquattro, invece, i corpi senza vita recuperati in mare dai soccorritori”.

Le organizzazioni non governative

L’organizzazione non governativa “Migrant offshore aid station” comunica di aver recuperato corpi di molti bambini tra le vittime in mare, “forse una decina”. “Non è la scena di un film horror, ma una tragedia della vita reale che si svolge oggi alle porte dell’Europa”, scrive.

Il portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni comunica che con i 34 morti di oggi “siamo arrivati a 1.500 morti in tutto il Mediterraneo quest’anno, dei quali circa 1.400 sulla rotta Libia-Italia”.

I dati diffusi dal Viminale

Secondo i dati diffusi dal Viminale, il numero dei migranti sbarcati in Italia nel 2017 è cresciuto a 50.039. Un incremento percentuale del 46,16% rispetto al 2016. Le principali nazionalità di appartenenza degli immigrati sono: Nigeria (6.577), Bangladesh (5.702), Guinea (4.736), Costa d’Avorio (4.498), Gambia (3.341), Senegal (3.173) e Marocco (3.058).

La guardia costiera libica ha sparato colpi in aria

Medici senza frontiere e Sos Mediterranee hanno diffuso la notizia che la guardia costiera libica avrebbe minacciato le persone a bordo dei barconi, sparando colpi in aria e scatenando il panico: “Due guardacoste libici, in uniforme e armati, sono saliti su uno dei gommoni. Hanno preso i telefoni, i soldi e altri oggetti che le persone portavano con sé. Le persone a bordo si sono sentite minacciate e sono entrate nel panico. Molti passeggeri, che fortunatamente avevano già ricevuto i giubbotti di salvataggio prima che iniziassero gli spari – aggiunge Loof – si sono buttati in acqua spinti dalla paura”.

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