Mosul, la guerra prosegue: liberati 6 quartieri, ma è strage di civili”

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Sarebbero duecento, almeno secondo l’Onu, i civili uccisi a Mosul dall’Isis nel corso delle operazioni dell’esercito iracheno per liberare la città dai militanti dello stato islamico.
L’isis, nel corso del ritiro delle truppe, avrebbe usato i civili come scudi umani. Ma c’è di più: l’Isis ha chiesto alle famiglie di Mosul di consegnare loro i bambini maschi dai nove anni in su, per farli entrare nella fila del gruppo jihadista.

Intanto le forze antiterrorismo hanno liberato i quartieri di al-Malayeen, al-Samah, al-Khadra, al-Kirkurkli, al-Quds e al-Karama sul lato sinistro della città di Mosul, che è attraversata dal fiume Tigri, si legge in una nota di Yarallah, precisando che i militari “hanno issato la bandiera irachena sugli edifici dei sei quartieri” e che tra le file dell’Is si registrano “perdite umane e materiali”. La battaglia per la liberazione di Mosul è iniziata il 17 ottobre e vede impegnate le forze irachene e quelle peshmerga con l’appoggio dell’aviazione della Coalizione internazionale a guida Usa e di quella irachena.

Ora l’obiettivo è liberare l’intera città, ma i jihadisti dell’Isis che controllano la città da due anni stanno facendo una feroce resistenza, con l’impiego anche di autobomba.

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