Nordio propone revisione del segreto istruttorio per una giustizia più trasparente

Nordio propone revisione del segreto istruttorio per una giustizia più trasparente

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Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato la necessità di una revisione profonda del “segreto istruttorio” e della responsabilità di chi diffonde informazioni riservate. Durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo il Consiglio dei Ministri, Nordio ha commentato le notizie emerse sull’inchiesta urbanistica a Milano, definendole inaccettabili. Ha puntualizzato che la responsabilità non ricade sui giornalisti, che esercitano il loro lavoro, ma su chi consente che tali notizie vengano diffuse o non protegge adeguatamente il materiale riservato.

Nordio Chiede Riforma del Segreto Istruttorio e Maggiore Controllo sulla Diffusione delle Notizie

ROMA – In occasione del Question Time alla Camera dei Deputati, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha posto l’accento sulla necessità di una revisione sostanziale del cosiddetto “segreto istruttorio”. Durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi, Nordio ha risposto a interrogazioni relative a notizie riguardanti l’inchiesta urbanistica di Milano, evidenziando alcune problematiche legate alla diffusione di informazioni riservate.

Secondo il ministro, è inaccettabile che notizie riservate vengano portate alla luce dai media. Ha dichiarato: “È una vera e propria gravità che tali informazioni, un tempo coperte da segretezza, possano essere apprese in questo modo”. La responsabilità di questa situazione ricade non sui giornalisti, che si limitano a svolgere il loro lavoro, ma su coloro che consentono la fuga di tali informazioni, oppure non riescono a garantire un adeguato controllo per evitarne la diffusione.

Nordio ha sottolineato quanto sia cruciale migliorare il sistema di protezione delle informazioni riservate, proponendo misure che possano prevenire situazioni simili in futuro. Il ministro ha messo in rilievo che si rende necessaria una revisione delle normative attuali per garantire una gestione più rigorosa del segreto istruttorio, affinché si preservi l’integrità delle indagini e si tuteli la riservatezza.

La questione sollevata da Nordio è di particolare rilevanza nel contesto attuale, in cui la trasparenza e la responsabilità nella gestione delle informazioni giuridiche sono diventate sempre più fondamentali. È necessario che venga trovato un equilibrio tra il diritto all’informazione e la protezione della privacy e della delicata fase istruttoria in ambito penale.

Nordio: Necessaria Revisione del Segreto Istruttorio e della Responsabilità nella Diffusione di Notizie

ROMA – Durante il question time alla Camera dei Deputati, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso la necessità di una radicale revisione sia del “segreto istruttorio” che della responsabilità di chi diffonde notizie riservate. Le sue dichiarazioni sono arrivate dopo una conferenza stampa a Palazzo Chigi, in seguito al Consiglio dei Ministri. Nordio ha risposto a una domanda riguardante le informazioni emerse sull’inchiesta urbanistica a Milano, sottolineando l’urgenza di un intervento in materia.

“È inaccettabile che la stampa riporti notizie riservate e segrete”, ha affermato il Ministro. Secondo Nordio, il problema non risiede nei comunicatori, ma in coloro che permettono che tali informazioni vengano rese pubbliche. “La responsabilità non può ricadere sui giornalisti, che svolgono semplicemente il loro lavoro quando hanno accesso a notizie di questo tipo”, ha precisato, incoraggiando una riflessione sulle pratiche attuali di gestione delle informazioni giudiziarie.

Il Ministro ha posto l’accento su come la diffusione di notizie sensibili possa influenzare non solo le indagini in corso, ma anche la reputazione delle persone coinvolte. È fondamentale proteggere il diritto alla riservatezza e garantire un’efficace tutela delle informazioni riservate, affinché non diventino preda di speculazioni o malintesi pubblici. Nordio ha quindi esortato a una maggiore vigilanza e responsabilità da parte di chi gestisce o condivide tali informazioni.

Queste dichiarazioni evidenziano una questione di rilevanza cruciale per il funzionamento del sistema giudiziario e per la tutela dei diritti individuali. Il Ministro ha messo in guardia sulla necessità di rivedere le normative attuali affinché si possa preservare l’integrità delle indagini e proteggere le persone dalle conseguenze perniciose di una cattiva gestione delle notizie segrete.

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