Ospedale di Vicenza: inaugurata la nuova risonanza magnetica 3 Tesla per diagnosi avanzate.

Inaugurazione della Nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla all’Ospedale San Bortolo di Vicenza
Avanzamento tecnologico nella Sanità del Veneto
VENEZIA (ITALPRESS) – Oggi, l’innovazione tecnologica ha fatto un passo avanti significativo nel panorama sanitario del Veneto. L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha inaugurato una nuova risonanza magnetica 3 Tesla presso l’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Questa apparecchiatura all’avanguardia rappresenta una vera e propria svolta per la diagnostica medica, consentendo di eseguire diagnosi più accurate e tempestive, specialmente nelle prime fasi di malattia.
"Potere contare su tecnologie così avanzate ci permette di migliorare il servizio sanitario, rispondendo alle esigenze dei cittadini e garantendo diagnosi meno invasive, un aspetto cruciale soprattutto per i pazienti pediatrici," ha affermato Lanzarin durante la cerimonia. "Parallelamente, offriamo anche maggiore qualità di lavoro ai nostri operatori sanitari."
Investimenti significativi per il rinnovamento strumentale
La Regione del Veneto ha da sempre investito nell’innovazione tecnologica, destinando annualmente 70 milioni di euro del Fondo sanitario regionale al rinnovo delle apparecchiature sanitarie. L’Ulss Berica, grazie a un mix di fondi PNRR e risorse regionali, ha messo a disposizione 8,5 milioni di euro per l’acquisto di 23 nuove apparecchiature, tra cui TAC, mammografi e acceleratori.
La nuova risonanza magnetica, un investimento di 1.690.432 euro, è stata realizzata utilizzando 972.340 euro tramite fondi PNRR e 718.092 euro provenienti da fondi aziendali. Al taglio del nastro erano presenti figure chiave del settore sanitario, come Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica, e il Dr. Giuseppe Iannucci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’UTSS 8 Berica.
La rivoluzione dell’intelligenza artificiale nella diagnostica
Una delle caratteristiche più innovative della nuova risonanza magnetica è l’integrazione dell’intelligenza artificiale, che offre esami diagnostici più rapidi e dettagliati. Le immagini generate sono di qualità nettamente superiore, permettendo una valutazione più approfondita delle principali patologie, quali malattie neurologiche, oncologiche, cardiologiche e pediatriche. "Questa avanzata tecnologia ci permette non solo di migliorare l’accuratezza diagnostica, ma anche di rendere l’esperienza del paziente più confortevole," ha dichiarato Iannucci.
La risonanza magnetica sostituisce un’apparecchiatura di 13 anni fa, sempre da 3 Tesla, evidenziando così l’impegno della Regione nel mantenere standard elevati nella sanità pubblica.
Risultati concreti già visibili
L’assessore Lanzarin ha anche menzionato come questi investimenti stiano già portando risultati tangibili. "Nel 2024, nell’Ospedale di Vicenza, abbiamo previsto di eseguire quasi 10.654 risonanze magnetiche, in netto aumento rispetto alle 7.922 del 2022," ha aggiunto. Questo incremento è un chiaro segnale dell’efficienza operativa che queste nuove tecnologie possono fornire.
La Regione del Veneto, attraverso il potenziamento della flotta tecnologica, ha come obiettivo non solo l’aumento della capacità diagnostica, ma anche il miglioramento della qualità del servizio. “L’aumento delle prestazioni sanitarie è un nostro obiettivo cruciale, soprattutto in un periodo di crescente domanda di assistenza,” ha sottolineato Lanzarin.
La sfida della carenza di personale
Nonostante i progressi significativi, la Regione affronta sfide importanti, tra cui la carenza di personale sanitario. L’assessore ha affermato: "Stiamo lavorando al reclutamento di professionisti nel settore sanitario, una priorità fondamentale per il buon funzionamento dei servizi." La disponibilità di attrezzature di qualità, insieme a un team competente e motivato, è essenziale per garantire una sanità di alta qualità.
La nuova risonanza magnetica è un esempio di come la Regione del Veneto investa nel futuro della sanità, migliorando l’esperienza di pazienti e professionisti. Con continui miglioramenti e investimenti, il Veneto si posiziona come un modello di riferimento per l’innovazione nella sanità pubblica.
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(ITALPRESS)
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