Economia

Padoan: “Manovra e def pronti entro fine aprile”

“La manovra arriverà parallelamente o, forse, qualche giorno dopo il documento economico finanziario.”È quanto spiegato dal ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, a margine della conferenza dell’Eurogruppo a Bruxelles. Il riferimento è all’intervento correttivo da 3,4 miliardi che il governo italiano si è impegnato ad approvare per venire incontro alle richieste arrivate dall’Europa.

“L’Italia manterrà assolutamente l’impegno di varare entro il 30 aprile la manovra aggiuntiva richiesta dalla commissione europea per rimettere, in linea con gli impegni previsti dal patto di stabilità, i conti pubblici del 2017″, ha proseguito Padoan. A fine febbraio, il ministro dell’economia aveva spiegato, in audizione a Palazzo Madama,  che le misure di contrasto all’evasione, parte integrante della manovra, sarebbero potute arrivare anche prima del def, la cui presentazione scade il 10 aprile. Ora, Padoan ribadisce il suo impegno nei confronti di Bruxelles, onde evitare una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, che causerebbe non pochi problemi dal punto di vista finanziario, politico e sociale. Infatti, il documento di economia e finanza (def) è il principale strumento della programmazione economico-finanziaria, in quanto indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine, viene proposto dal governo e approvato dal parlamento ogni anno.

Nessuno slittamento a maggio, dunque, a causa delle primarie del Pd fissate per il 30 aprile come temeva qualcuno. Una procrastinazione  che Bruxelles aveva chiaramente detto di non essere disposta ad accettare, pena l’apertura di una procedura d’infrazione. Infatti, la commissione europea ha chiesto all’esecutivo italiano una correzione del deficit strutturale, calcolato al netto del ciclo e delle una tantum, di circa 3,4 miliardi di euro.

Il portavoce del dicastero di via XX settembre, rispondendo alla domande dei cronisti, ha poi fatto riferimento all’attuale situazione del sistema bancario italiano. “Italia e Commissione europea fanno progressi nel confronto sull’intervento pubblico a favore di Mps e delle due banche venete, che venerdì scorso hanno chiesto la ricapitalizzazione precauzionale”, ha dichiarato il ministro Padoan. “I progressi continuano. Non è che sono in dubbio i progressi. È un lavoro complesso da un punto di vista tecnico che facciamo in piena collaborazione”, ha proseguito. Intanto, continuano gli impegni europei del ministro, in vista delle celebrazioni di sabato del sessantesimo anniversario dalla firma dei Trattati di Roma che istituivano la Cee. Per domattina, infatti, è previsto l’incontro con la responsabile dell’Antitrust europeo, Margrethe Vestager.

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