Paese che invecchia: l’età media è 45 anni e non nascono più bambini

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Il trend delle nascite in Italia è pericolosamente in discesa. Si fanno meno bambini di sempre, la popolazione invecchia, ed è triplicato negli ultimi sei anni il numero di italiani che decide di trasferirsi all’estero.

Il quadro si evince dagli indicatori demografici per il 2016 diffusi dall’Istat. L’Italia ha urgente bisogno di invertire la tendenza al calo delle nascite, altrimenti sarà difficile guardare con ottimismo al futuro della società e dell’economia.

I dati

Non sono mai nati così pochi bambini in Italia come nel 2016: appena 474mila, ancora meno dei 486mila del 2015, anno che aveva visto il precedente minimo storico. La fecondità è ridotta a 1,34 figli per donna (1,35 nel 2015), che è la media tra i figli per donna straniera residente in Italia (1,95) e quella, decisamente più bassa, per donna italiana (1,27). L’età media in cui si diventa madre è salita a 31,7 anni.

Nel 2016 i decessi sono stati 608mila, con un saldo nascite-morti negativo di 134mila. Di conseguenza cala, per il secondo anno consecutivo, la popolazione residente in Italia, scendendo a 60 milioni 579miila, 86mila unità in meno rispetto all’anno precedente. L’età media dei residenti al primo gennaio 2017 sale a 44 anni e 9 mesi, due mesi in più dell’anno prima. Le persone con più di 65 anni superano ormai i 13,5 milioni (il 22,3% della popolazione), quelle con più di 80 anni 4,1 milioni (6,8%), gli ultranovantenni sono 727mila e ci sono – altra buona notizia- 17 mila residenti con più di 100 anni.

La speranza di vita alla nascita raggiunge 80 anni e sei mesi per gli uomini e 85 anni e un mese per le donne, confermando l’Italia ai primi posti nel mondo per longevità .

«I valori massimi continuano ad aversi nel Nord-Est, dove gli uomini possono contare su 81,1 anni di vita media e le donne su 85,6. Quelli minimi, invece, si ritrovano nel Mezzogiorno, con 79,9 anni gli uomini e 84,4 le donne», uno scarto di un anno e due mesi.

Le donne della provincia di Trento sono le più longeve nel 2016 con 86,4 anni di vita media, e le residenti in Campania, in fondo alla graduatoria con 83,5 anni. Segno evidente che le disparità economiche e nelle prestazioni sanitarie hanno una conseguenza diretta sulla durata della vita.

Gli stranieri residenti nel nostro Paese sono arrivati a 5 milioni 29mila, 2.500 in più rispetto al primo gennaio 2016 e rappresentano l’8,3% della popolazione. Un nato su cinque in Italia ha una madre straniera. Nel 2016 si sono trasferite dall’estero in Italia 293mila persone, 258mila delle quali straniere, con un aumento del 3,1% sul 2015).

Allo stesso tempo sono emigrate dall’Italia verso altri Paesi 157 mila persone, di cui 115mila italiani, ben il 12,6% in più rispetto al 2015. Anche questa è una tendenza preoccupante. Tanto più che a lasciare l’Italia sono soprattutto i giovani. Nel 2010, sottolinea l’Istat, gli italiani emigrati all’estero erano solo 40mila. In sei anni il loro numero si è «quasi triplicato».

Ma sono soprattutto gli ultranovantenni a registrare un aumento sensibile: al 1 gennaio 2017 sono 727 mila, un numero superiore a quello dei residenti in una grande città come Palermo.

Gli ultracentenari sono invece oltre 17 mila, in calo rispetto ai quasi 19mila del 2015. Gli ultracentenari, comunque, sono complessivamente molto aumentati negli ultimi 15 anni: oggi sono più che triplicati rispetto al 2002. 

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