Papa Leone XIV: La guerra non risolve, ma intensifica le vere problematiche da affrontare.

Nell’Angelus pronunciato in Piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha espresso preoccupazione per la crisi in Medio Oriente, sottolineando la sofferenza della popolazione, in particolare a Gaza. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un sostegno umanitario urgente, avvertendo che il grido di pace dell’umanità non deve essere soffocato dalla violenza. Il Papa ha esortato la comunità internazionale a prendersi la responsabilità di fermare la guerra prima che diventi irreparabile, evidenziando che i conflitti non risolvono problemi e che le ferite causate dalla guerra richiedono generazioni per rimarginarsi. Promuovere la diplomazia è essenziale per un futuro pacifico.
Appello alla Pace dal Papa: Urgenza di Sostenere Gaza e il Medio Oriente
ROMA (ITALPRESS) – “Cari fratelli e sorelle, giungono notizie sempre più preoccupanti dal Medio Oriente, con particolare foco sull’Iran. Questo contesto drammatico, che coinvolge Israele e Palestina, rischia di oscurare la sofferenza quotidiana delle popolazioni, in particolare a Gaza e in altre aree, dove la richiesta di aiuti umanitari diventa sempre più urgente.” Queste sono state le parole di Papa Leone XIV, pronunciato al termine dell’Angelus davanti ai fedeli riuniti in piazza San Pietro.
“In questo momento storico, l’umanità esprime un forte grido di pace. È un appello che sottolinea la necessità di responsabilità e razionalità, e non deve essere soffocato dal rumore delle armi e da discorsi retorici che alimentano il conflitto”, ha aggiunto il Santo Padre. “Ogni membro della comunità internazionale ha un compito morale: fermare il dramma della guerra prima che possa trasformarsi in una voragine irreversibile.” Le sue parole enfatizzano come non esistano conflitti distanti quando è in gioco la dignità umana.
Il Papa ha continuato, affermando che “la guerra non offre soluzioni, ma amplia i problemi e infligge cicatrici profonde nella storia di un popolo. Queste ferite possono richiedere generazioni per guarire. Nessuna vittoria militare potrà mai colmare il vuoto lasciato dal dolore delle madri, dalla paura dei bambini, o dal futuro rubato.”
Infine, ha espresso la speranza che “la diplomazia riesca a far tacere le armi, affinché le nazioni possano costruire un avvenire basato su opere di pace piuttosto che su violenza e conflitti insanguinati.” Un invito chiaro a perseguire il dialogo e la cooperazione globale per affrontare le sfide attuali.
-Foto: Ipa Agency-
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Appello alla Pace dal Papa: una Voce per i Sofferenti del Medio Oriente
ROMA (ITALPRESS) – “Cari fratelli e sorelle, giungono notizie inquietanti dal Medio Oriente, in particolare dall’Iran. In questo contesto drammatico che coinvolge Israele e Palestina, sembra che la sofferenza quotidiana della popolazione possa cadere nell’oblio. La situazione è particolarmente grave a Gaza e nelle altre aree circostanti, dove cresce l’urgenza di un sostegno umanitario adeguato e tempestivo.” Queste sono state le parole di Papa Leone XIV al termine dell’Angelus, rivolgendosi con premura alla folla presente in piazza San Pietro.
“Oggi più che mai, l’umanità alza la propria voce in un appello per la pace. Si tratta di un grido che richiede responsabilità e buonsenso, non deve essere soffocato dal frastuono delle armi o da discorsi retorici che incitano al conflitto. Ogni membro della comunità internazionale ha una responsabilità morale: quella di fermare la tragedia della guerra prima che possa dare origine a una crisi irreversibile. Non esistono guerre lontane quando sulla linea del fronte c’è la dignità umana da difendere.”
“La guerra non risolve i problemi, anzi, li intensifica, infliggendo ferite profonde nella storia dei popoli, necessitando di generazioni per essere rimarginate. Non vi è vittoria militare capace di colmare il dolore delle madri, la paura dei bambini e il futuro sottratto. È tempo che la diplomazia prevalga, affinché le armi possano tacere e le nazioni possano costruire il proprio avvenire attraverso opere di pace, piuttosto che mediante violenze e conflitti sanguinosi.”
-Foto: Ipa Agency-
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