Papa: Riconoscere le vittime della droga, combattere il business invisibile.

Durante l’udienza settimanale in Piazza San Pietro, Papa Leone XIV si è rivolto ai partecipanti alla Giornata Internazionale per la Lotta contro la Droga, sottolineando l’importanza della libertà e il tema delle dipendenze come prigione invisibile. Ha denunciato le organizzazioni criminali che traggono profitto dalle droghe e da altre dipendenze, avvertendo sulla guerra ingiusta condotta contro le vittime piuttosto che contro i veri responsabili. Il Pontefice ha esortato a liberare le città dalla disperazione e dall’emarginazione, enfatizzando la necessità di un cambiamento profondo che favorisca l’inclusione piuttosto che l’esclusione sociale.
La Libertà e la Lotta Contro le Dipendenze
CITTÀ DEL VATICANO (ITALPRESS) – Durante l’udienza generale tenutasi in piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha messo in luce l’importanza della libertà personale, esprimendo la propria solidarietà a coloro che stanno combattendo contro la droga e le dipendenze. “La vostra presenza qui è una testimonianza di libertà”, ha affermato il Pontefice, riconoscendo le sfide affrontate dai partecipanti alla Giornata Internazionale per la Lotta contro la Droga.
Il Papa ha sottolineato che il vero nemico è rappresentato da chi trae profitto dalle fragilità altrui. “Il nostro combattimento è contro chi ha trasformato le droghe e le altre dipendenze, come l’alcol e il gioco d’azzardo, in un’enorme opportunità commerciale”. Ha messo in evidenza l’esistenza di organizzazioni criminali ramificate e di potenti interessi economici che gli Stati devono impegnarsi a smantellare.
Spesso si combatte contro le vittime piuttosto che contro i veri responsabili delle crisi legate alle dipendenze. Il Santo Padre ha denunciato come, “in nome della sicurezza, si sia fatta la guerra ai più vulnerabili”, sottolineando che ciò ha portato a un aumento della popolazione carceraria, composta da coloro che sono solo l’ultimo anello di una catena di sfruttamento.
Papa Leone XIV ha infine esortato a un cambiamento di approccio. “Le nostre città non devono essere liberate dagli emarginati, ma dall’emarginazione. Non devono essere ripulite dai disperati, ma dalla disperazione”. Il Pontefice ha chiesto una rinnovata attenzione verso le questioni sociali, ponendo l’accento sulla necessità di affrontare le cause profonde delle dipendenze e di offrire un sostegno concreto a chi ne è colpito.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
La Lotta Contro le Dipendenze: Un Appello alla Libertà
CITTÀ DEL VATICANO (ITALPRESS) – Durante l’udienza settimanale tenuta a Piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha accolto i partecipanti alla Giornata Internazionale per la Lotta contro la Droga, sottolineando l’importanza della libertà. “La vostra presenza qui rappresenta un segno di speranza. La droga e le dipendenze sono una prigione invisibile, una realtà che molti di voi hanno conosciuto e combattuto. Tuttavia, tutti siamo chiamati a cercare la vera libertà”, ha affermato il Pontefice.
Il Papa ha messo in evidenza la gravità della situazione, indicando che il problema non riguarda solo i singoli individui, ma è alimentato da chi, per scopi profittevoli, fa del traffico di sostanze stupefacenti e di altre forme di dipendenza, come l’alcool e il gioco d’azzardo, un’attività estremamente redditizia. “Le organizzazioni criminali sono ramificate e gli Stati hanno il dovere di smantellarle”, ha dichiarato Leone XIV, evidenziando la necessità di un intervento deciso.
Inoltre, il Pontefice ha denunciato un atteggiamento spesso errato da parte delle istituzioni. “È più semplice combattere le vittime di queste dipendenze. Troppo frequentemente, in nome della sicurezza, la lotta viene fatta contro le persone più vulnerabili, riempiendo le carceri di chi rappresenta solo l’ultimo anello di una catena distruttiva. Chi esercita realmente il controllo su questa catena gode di un’influenza e di una protezione impensabili”, ha spiegato.
Le parole di Papa Leone XIV sono un richiamo a una riforma profonda. “Le nostre città devono essere liberate non dagli emarginati, ma dall’emarginazione stessa. Non è questione di ripulire gli spazi pubblici dai disperati, ma di affrontare la disperazione in tutte le sue forme”, ha concluso il Papa, invitando tutti a riflettere su questi temi urgenti.
(ITALPRESS)
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