Cronaca

Piano 2022 Poste: grandi investimenti e crescita utili del 13% l’anno

Piano 2022 Poste. Poste Italiane ha presentato il suo piano al 2022. Secondo le attese dei vertici, l’obiettivo è quello di “massimizzare il valore della più grande rete distributiva d’Italia”. L’amministratore delegato, Matteo Del Fante, ha spiegato che, alla base delle strategie future della società, ci sarà “il riassetto della divisione corrispondenza e pacchi, unito all’evoluzione dei servizi finanziari e assicurativi e alla convergenza dei servizi di pagamento mobili e digitali”. Con il fine di far crescere l’azienda in modo sostenibile.

Piano 2022 Poste: 11,2 miliardi di euro di ricavi

Il piano 2022 di Poste Italiane è denominato “Deliver”. Basandosi “su ipotesi prudenti con un rischio di esecuzione limitato”, si prevede un aumento dei ricavi del gruppo, con una crescita media annua (CAGR) dell’1%. I ricavi consolidati sono attesi intorno agli 11,2 miliardi di euro entro il 2022. Il risultato operativo, invece, è previsto in salita media annua a un tasso del 10%. Quest’ultimo dovrebbe arrivare a quota 1,8 miliardi di euro nel 2022. Il ritorno del capitale proprio, misurato dal ROE (Return on Equity), dovrebbe arrivare al 13%, con una crescita di 3,4 punti percentuali in 5 anni. L’utile netto, al 2022, dovrebbe attestarsi a 1,2 miliardi di euro, con una crescita media annua del 13%.

Poste, piano 2022: investimenti a sostegno della digitalizzazione

Dal punto di vista degli stock patrimoniali, Poste Italiane conta di aumentare le proprie attività finanziarie totali a 581 miliardi. Nel 2017 ammontavano a 506 miliardi di euro. Il gruppo investirà 2,8 miliardi di euro tra il 2018 e il 2022 a sostegno della digitalizzazione, dell’automazione e della riorganizzazione del modello di servizio. Il rapporto su investimenti e ricavi sarà pari al 5%, dal 4,4% del triennio 2015-2017. La posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è prevista in aumento a 1,7 miliardi di euro nel 2022. Nel piano al 2022 è prevista una politica dei dividendi basata sul livello 2017 di 0,42 euro per azione. Ci sarà un aumento del 5% l’anno fino al 2020 e un payout minimo del 60% dal 2021 in poi.
Roberto Parisi

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