La procura di Firenze e la Guardia di Finanza hanno scoperto che la gara per l’appalto ventennale per la gestione completa del ciclo di rifiuti nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto era truccata. L’inchiesta ha portato all’arresto del direttore dell’Ato Toscana sud e all’interdizione di tre professionisti. Circa 3,5 miliardi di euro il valore della gara. Il bando sarebbe stato strutturato per favorire un gruppo di imprese capeggiato da Siena Ambiente.
Le indagini delle Fiamme gialle hanno rivelato un sistema di “commistione” tra controllori e controllati per cui gli indagati avevano concordato preliminarmente, nonostante i ruoli distinti e incompatibili fra loro, i dettagli della procedura di aggiudicazione come anche la redazione materiale dei documenti. Il bando di gara era strutturato “su misura” per favorire il raggruppamento con a capo Siena Ambiente e per scoraggiare eventuali altri concorrenti inserendo nel bando stesso clausole particolarmente vessatorie. L’appalto nel 2013 fu effettivamente aggiudicato a Siena Ambiente con un consorzio di 6 imprese.
Le stesse indagini hanno fatto emergere che il direttore generale dell’Ato Toscana sud avrebbe ottenuto guadagni illeciti per oltre 380mila euro, tramite compensi che figuravano come consulenze, prestazioni d’opera professionale o altri costi tipo rimborsi spese.
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