Economia

Rottamazione cartelle, ultimi giorni per comunicare quelle non notificate

Rottamazione cartelle. Il  3 aprile 2018 (essendo sabato il 31 marzo  e festivo il 2 aprile ) è il termine ultimo con cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrà inviare ai contribuenti tramite posta ordinaria una comunicazione in cui sono indicati i carichi dell’anno 2017 affidati dagli Enti creditori entro il 30 settembre 2017.

Carichi per i quali non risulta ancora notificata la relativa cartella/avviso, passaggio necessario per consentire l’adesione alla rottamazione delle cartelle per le somme affidate all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017, presentando l’apposita domanda entro il prossimo 15 maggio.

Superata la data del 3 aprile, l’Agente della riscossione è tenuto ad inviare un’altra comunicazione entro il 30 giugno, contenuto di tale comunicazione dipenderà  dall’esito della domanda di accesso alla rottamazione.

Rottamazione cartelle, in caso di accoglimento, la comunicazione conterrà:

L’importo delle somme dovute ai fini della definizione agevolata, la scadenza delle eventuali rate e i bollettini da utilizzare per il pagamento (a seguire, il contribuente potrà effettuare il pagamento in un’unica soluzione oppure in un massimo di 5 rate di pari importo, la prima delle quali entro il 31 luglio 2018 e l’ultima, entro il 28 febbraio 2019).

Nel caso in cui la domanda non dovesse essere accolta, questa conterrà le specifiche motivazioni, tra quelle previste dalla legge, che non rendono “rottamabile” il debito (cartella/avviso) indicato dal contribuente nella domanda di adesione.

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha pubblicato il nuovo modello DA 2000/17, con la guida alla compilazione e le domande più frequenti

Nel caso in cui il contribuente non volesse avvalersi di un professionista è possibile presentare la domanda di adesione alla rottamazione  accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate nella pagina dedicata alla Definizione Agevolata 2017 e compilare il modulo inserendo:

  • i dati anagrafici,
  • i dati di domiciliazione e di contatto (importante l’indirizzo email)
  • i riferimenti alle cartelle o agli avvisi che si vogliono “rottamare”,
  • allegare i documenti di riconoscimento (documento di identità e dichiarazione
  • sostitutiva attestante la qualifica del dichiarante).

Il contribuente, inoltre, indicherà se intende pagare in un’unica soluzione oppure a rate, anche che i contribuenti respinti dalla prima edizione della rottamazione possono presentare domanda tramite il servizio Fai Da Te.

Redazione

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