Scoperte Shock sul Cadavere della Giornalista Viktoriia Roshchyna: Manca Parte degli Organi

Il Drammatico Destino di Viktoriia Roshchyna
Il giornalista Giulio Cavalli ha messo in evidenza un aspetto inquietante: il corpo di Viktoriia Roshchyna, giornalista ucraina di 27 anni, è diventato un messaggio inquietante da parte dello Stato. Torturata e ridotta a soli 30 chili, il suo corpo mutilato è un simbolo di avvertimento per chiunque cerchi la verità, per i reporter, e per coloro che sfidano il potere oppressivo.
Viktoriia aveva abbandonato l’Ucraina nell’estate del 2023, ma il suo destino ha preso una piega tragica quando, dopo varie detenzioni in Russia, è scomparsa nel settembre 2024. È solo nel febbraio 2025 che l’Ucraina ha ricevuto un corpo di “uomo non identificato”, che in realtà era quello di Viktoriia.
Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la sua storia è stata ricostruita grazie al Progetto Viktoriia, un’inchiesta condotta da 13 testate internazionali, tra cui The Guardian e Le Monde, con 45 giornalisti che hanno eseguito decine di interviste e incrociato testimonianze.
Un Coraggio Incredibile: La Scelta di Ritorno
Roshchyna non era nuova alla detenzione. Dopo un arresto nel 2022, era stata rilasciata dopo dieci giorni. Nel 2023 ha deciso di tornare in Ucraina nonostante la mancanza di sostegno da parte della sua ex emittente, Hromadske. La sua missione era chiara: scoprire le verità soffocate riguardanti le torture, le pressioni sui dipendenti della centrale nucleare di Zaporizhzhia e le sparizioni forzate.
Il 25 luglio 2023, lasciando l’Ucraina per l’ultima volta, Roshchyna ha attraversato Polonia, Lettonia e Lituania per arrivare in Russia. Purtroppo, le sue tracce si sono perse dopo il 3 agosto, quando è stata catturata.
La detenzione di Viktoriia è stata descritta da testimoni oculari a Forbidden Stories. Trasferita a Melitopol e successivamente a Taganrog, la giornalista ha subito torture estreme, tra cui scosse elettriche e percosse, fino a pesare solo 30 chili. L’ultima comunicazione con il padre risale ad aprile 2024, accrescendo il dolore e l’incertezza.
Il suo nome figurava in un elenco di scambio prigionieri per settembre 2024, ma la liberazione non è avvenuta. La situazione è rimasta nel silenzio fino al 10 ottobre 2025, quando il padre ha ricevuto la drammatica notizia della sua morte avvenuta il 19 settembre 2025.
Le Circostanze della Morte e il Grande Silenzio
Il corpo di Viktoriia Roshchyna è stato restituito dopo mesi, ma è apparso in condizioni agghiaccianti. Mummificato e con evidenti segni di violenza, inclusi danni alle arterie coronarie, il corpo portava segni di mutilazione, come la mancanza di organi fondamentali quali cervello e occhi. Fonti vicine al caso suggeriscono che queste mutilazioni potrebbero essere state una strategia per nascondere prove di torture.
Le indagini ucraine sono attualmente in corso per determinare le precise circostanze della sua morte. Il Progetto Viktoriia è dedicato alla memoria di Roshchyna e ha come obiettivo la giustizia per migliaia di ucraini detenuti e torturati.
Particolari noti esponenti della società civile e della politica hanno condannato questa atrocità. "Ogni voce spenta è un atto di violenza contro la verità," ha dichiarato la scrittrice e attivista Svetlana Alexievich, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato tutto per la giustizia.
Un’Indagine Necessaria: La Lotta per la Verità
Il caso di Viktoriia Roshchyna è stato riclassificato in Ucraina come crimine di guerra aggravato da omicidio premeditato. L’opinione pubblica, sia in Ucraina che a livello globale, attende risposte. Il progetto internazionale volto a raccontare la sua storia intende portare in luce non solo la sua tragedia, ma anche quella di migliaia di altri giornalisti e cittadini ucraini catturati e torturati.
Il coraggio e la determinazione di Viktoriia Roshchyna continuano a ispirare una lotta comune per la giustizia e la verità, e il suo sacrificio non sarà dimenticato. Lavori come quello di Forbidden Stories e delle testate coinvolte nel Progetto Viktoriia sono essenziali per mantenere vive le sue memorie e garantire che la comunità internazionale non chiuda gli occhi di fronte a queste violazioni dei diritti umani.
Fonti:
- Forbidden Stories
- The Guardian
- Le Monde
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